La corsa del fotovoltaico, il Veneto quarta regione per installazioni nel 2022

Paolo Rocco Viscontini presidente di Italia Solare «Crescita sul 2021 evidente ma siamo ancora molto al di sotto degli obiettivi 2030»

Federico Piazza

Nel 2022, anno di significativa crescita del settore fotovoltaico in Italia, il Veneto è stata la seconda regione per potenza e numero di nuovi impianti fotovoltaici installati, dopo la Lombardia. E la quarta per produzione lorda di energia solare, dietro a Puglia, Lombardia ed Emilia Romagna.

Partiamo dal dato nazionale: secondo Terna e Gse - Gestore servizio elettrico, al 31 dicembre 2022 risultano in esercizio in Italia circa 1,225 milioni di impianti (184 mila nuovi nel 2022, +21% rispetto alla fine del 2021) di cui l’87% di taglia inferiore ai 12 kW, e la potenza fotovoltaica connessa cumulata ha superato i 25 GW (+11%). Il numero di nuove unità è tornato sui valori del 2013, ultimo anno in cui il vecchio conto energia aveva prodotto effetti.

L’elaborazione dell’associazione Italia Solare, in particolare, mostra come la potenza connessa tra gennaio e dicembre 2022, pari a 2,48 GWh, sia aumentata di ben il 164% rispetto al 2021. Mentre i dati Gse evidenziano un incremento del 12,5% sul 2021 della produzione energetica fotovoltaica annuale, che è stata di 28,2 TWh, +12,5% sul 2021. L’analisi di Gse sintetizza come nel settore industriale si sia concentrato il 50% della potenza installata l’anno scorso in Italia, di cui due terzi in imprese di produzione di energia. Il residenziale ha fatto il 20%, il terziario il 19%, l’agricoltura l’11%. Un terzo della potenza è stato installato in impianti a terra, che complessivamente occupano circa 16 mila ettari di superficie.

La crescita delle installazioni e della produzione energetica è stata registrata in tutte le classi dimensionali e in tutte le regioni del Paese. Gli autoconsumi hanno rappresentato il 22,1% di tutta la produzione fotovoltaica annuale (+20,4% sul 2021). E ben due terzi degli impianti installati nel 2022 hanno usufruito dell’agevolazione fiscale del Superbonus al 110%: cioè 137mila unità per una potenza corrispettiva di 1.117 Mw.

Bene, quindi. Ma non benissimo, per gli operatori del settore. «La crescita rispetto al 2021 è evidente, ma siamo ancora molto al di sotto degli obiettivi al 2030», commenta Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare. «I dati dimostrano che l’installato reale è molto inferiore a quello sbandierato dallo scorso governo. I provvedimenti in essere non sono sufficienti e pertanto servono urgenti interventi che consentano vere semplificazioni, specie per gli impianti di grande taglia, aiuti finanziari alle imprese per un più agevole accesso al credito bancario, i decreti attuativi per le Cer, per le aree idonee e le nuove regole del mercato, che dovranno anche agevolare la diffusione dei sistemi di accumulo per una più efficace penetrazione delle rinnovabili. Queste sono le condizioni per poter raggiungere nel 2023 un obiettivo minimo di almeno 6 GW di nuovo installato, che non sarà ancora quel che serve ma significherà un passo in avanti comunque importante».

Guardando al Nordest, secondo i dati Terna di fonte Gaudì pubblicati dall’associazione Italia Solare, al 31 dicembre 2022 il Veneto è la quarta regione italiana per potenza cumulata connessa (2484,19 MW), dopo Lombardia, Puglia ed Emilia Romagna. E la seconda per numero di impianti (178.245) dietro la Lombardia. Il Friuli Venezia Giulia è la tredicesima per potenza (652 MW) e la undicesima per unità (45.752). Il Trentino Alto Adige la sedicesima per potenza (530 MW) e la quattordicesima per unità (33.970).

Nel 2022 in Veneto sono stati connessi 30.751 impianti per una potenza di 270 MW, in Friuli Venezia Giulia 6105 impianti per 64 GW, in Trentino Alto Adige 5407 unità per 56 GW.

Mentre, secondo dati Gse, la produzione 2022 di energia fotovoltaica lorda in Veneto è aumentata del 12,6% rispetto al 2021, totalizzando 2542 GWh (quarto output regionale). In Friuli Venezia Giulia l’incremento è stato del 12% (682 GWh), nelle province autonome di Trento e Bolzano si è registrato un aumento rispettivamente del 14,6% e 12,2% (totale 534 MWh).

Riproduzione riservata © il Nord Est