La rabbia degli stellati, Alajmo: «Ci avete chiuso e non ci avete aiutato»

Lo sfogo su facebook della "mente" del gruppo leader nella ristorazione deluxe insieme al fratello Max, tristellato Michelin: «Ci avete fatto ridurre i posti a sedere, attenerci a norme sanitarie pari ai presidi medici, e ora ci richiudete?»
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 12.05.2020.- Raffaele Alajmo in piazza San Marco.
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 12.05.2020.- Raffaele Alajmo in piazza San Marco.

PADOVA. Le disposizioni del nuovo DPCM che prevedono la chiusura di bar e ristoranti alle ore 18.00 hanno irritato molti dei ristoratori del Padovano i quali non ci stanno più a farsi etichettare come luogo del contagio. Nel web infatti, sono molti i gestori che si sono esposti dichiarandosi delusi e arrabbiati a seguito delle ultime decisioni, tra questi anche Raffaele Alajmo, proprietario della famosa catena ristorativa Gruppo Alajmo che nella sua pagina facebook scrive: «Ci avete chiuso e non ci avete aiutato. Ci avete fatto ridurre i posti a sedere, attenerci a norme sanitarie pari ai presidi medici, e ora ci richiudete?», continua, «volete capire che la colpa non è nostra? Se ci obbligate a chiudere ci dovete aiutare, non costringere ad indebitarci!».

Negli ultimi mesi infatti i titolari dei locali padovani si sono organizzati al meglio per gestire lavoro e clientela in completa sicurezza seguendo pedissequamente le linee guida del governo, garantendo igiene e distanziamento all’interno dei locali, acquistando termometri, plexiglass, dispositivi di protezione per clienti e personale, investendo nella creazione di menù digitali al fine di ridurre i maneggiamenti all’interno dei propri esercizi.

Anche Max e Barbara Schiavon de La Folperia di Piazza della Frutta scrivono la loro opinione: «Ci siamo fatti in quattro pur di lavorare, investendo denaro per mettere a norma la nostra attività, togliendo alla metà dei nostri clienti la possibilità di sostare in banco. Non è giusto che siamo di nuovo noi a rimetterci». —

Argomenti:dpcm 25 ottobre

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