La ripartenza del mobile al “supersalone” di Milano

Presentato l’evento di settembre, simbolo della ripresa di Milano, del Paese e del settore, in forte crescita a Nordest. Claudio Feltrin (Federlegno): «Dimostreremo che siamo ancora degli innovatori»

Il rendering dell'allestimento del "supersalone" in programma a Milano dal 5 al 10 settembre
Il rendering dell'allestimento del "supersalone" in programma a Milano dal 5 al 10 settembre

UDINE. Stati Uniti, Cina, Russia... È da mercati più lontani che arriva, più forte, la domanda per il mobile e l’arredo made in Nordest.

E il settore, secondo gli imprenditori, è ripartito. Non in tutti i comparti allo stesso modo: meglio l’arredo domestico, al palo il contract, in timida risalita l’ufficio.

«Parliamo di previsioni - chiarisce Franco di Fonzo, presidente del Cluster arredo sistema casa del Fvg - perché i conti si fanno sempre alla fine, ma nel primo trimestre i dati sono superiori allo stesso periodo del 2020 e credo che a fine anno il saldo sarà positivo».

«In alcuni mercati - conferma Cristina Piovesana, vicepresidente di Confindustria e ad di Alf Group, azienda di Gaiarine, Treviso - registriamo una crescita a doppia cifra, ma in generale il trend è decisamente migliore rispetto al 2019. Risentiamo degli effetti del lockdown che ha spinto le persone a rivalutare il comfort della propria casa e a investire qui i risparmi che sono stati accantonati a causa delle minori spese per ristoranti, abbigliamento, auto».

Una ripresa sostenuta, dunque, «che ha una sola incognita: carenza e prezzi di materie prime e componenti, e questo - rimarca Piovesana - ci preoccupa».

Complessivamente il Nordest vale il 43% delle esportazioni nazionali di mobili e arredo, quarto settore manifatturiero italiano con 18 mila 600 imprese e 130 mila addetti, che balzano a 71.500 aziende e 307.000 addetti comprendendo l’intera filiera. Filiera che ha patito la pandemia, sia con il lockdown che con la contrazione dei mercati, sia domestico che estero, e che ha chiuso il 2020 con fatturato in flessione del -9,1% rispetto al 2019, con un -7,5% per quel che riguarda il mercato interno, e -11,7% per quelli esteri

Il mobile è anche il settore del made in Italy, dell’innovazione, della sostenibilità, che da 60 anni (e il compleanno lo si festeggerà nel 2022) individua nel Salone del Mobile di Milano la propria vetrina internazionale e una delle principali occasioni di business.

Claudio Feltrin
Claudio Feltrin

Da qui la grande attenzione dedicata all’evento in calendario dal 5 al 10 settembre a Milano Rho, il “supersalone” e presentato ieri dal presidente di Federlegno Claudio Feltrin (alla guida della trevigiana Arper), da Maria Porro, presidente di Assarredo, con i saluti in video del sindaco Sala, del presidente della Regione Fontana, del ministro Giorgetti, insieme all’architetto Stefano Boeri e i co-progettisti di un evento «unico come il Salone, che ci aiuterà - ha detto Feltrin - a far vedere che la nostra capacità di innovare è rimasta immutata anche in un anno difficile come quello che abbiamo trascorso».

Claudio Feltrin e Stefano Boeri durante la conferenza stampa
Claudio Feltrin e Stefano Boeri durante la conferenza stampa

Il supersalone ha dunque l’ambizione di rappresentare la ripartenza delle imprese, di Milano e del Paese, «dimostrando il nostro saper fare e il nostro essere unici al mondo». E per questa occasione il Salone rivoluziona gli schemi, supera i limiti, sviluppa spazi in verticale, su pareti “intelligenti”, abbandonando il tradizionale modello di stand. Tra le altre novità l’accesso al pubblico generalista in tutte le giornate dell’evento, l’arrivo di una piattaforma digitale, spazi riservati al design e molto altro ancora.

Quale sia il sentiment degli espositori è presto per capirlo: la presentazione di ieri era destinata anche alle imprese, e la campagna adesioni si aprirà il 3 giugno, quando saranno rese note modalità e costi.

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