La scure dell’Anac non ferma il Porto di Trieste: ok al bilancio. Tar atteso a fine mese

Previsto tra il 24 e il 25 giugno il parere dei giudici sul reintegro di D’Agostino alla presidenza, dato per probabile  
Foto BRUNI Trieste 06.06.2020 Zeno D'Agostino incontra i portuali-abbracci e commozione
Foto BRUNI Trieste 06.06.2020 Zeno D'Agostino incontra i portuali-abbracci e commozione

TRIESTE Il porto non si ferma. Il Comitato di gestione, che avrebbe dovuto tenersi giovedì scorso, era stato rinviato dopo l’arrivo proprio quel giorno della comunicazione sulla decadenza del presidente Zeno D’Agostino dal suo incarico. L’organismo si è riunito ieri sotto la guida del commissario straordinario Mario Sommariva, approvando il bilancio dell’Autorità portuale e riorganizzando il sistema di concessioni a Monfalcone. Il passo rassicura operatori e lavoratori sul funzionamento dell’ente, ma la preoccupazione sul futuro dello scalo resta, in attesa che il Tar del Lazio si pronunci sulla richiesta di sospensiva nell’udienza che si terrà con ogni probabilità fra 24 e 25 giugno.



Alla Torre del Lloyd hanno segnato sul calendario queste date, visto che la giustizia amministrativa è tenuta a vagliare la sospensione di un provvedimento di decadenza entro due settimane dal deposito del ricorso. E qui di ricorsi ce ne sono due: quello dell’Autorità portuale e quello del cittadino Zeno D’Agostino, coadiuvati dallo studio legale Alpa di Roma e dal professor Munari di Genova.

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La redazione
Foto BRUNI Trieste 06.06.2020 Zeno D'Agostino incontra i portuali-abbracci e commozione

Si aggiungerà a breve il ricorso di Assoporti, che rappresenta a livello nazionale gli interessi delle Autorità portuali italiane. L’altra data da cerchiare in rosso è quella di domani, quando sindacati, politica e cittadini si sono dati appuntamento a mezzogiorno in piazza Unità, per sostenere D’Agostino con una comunione di intenti trasversale che non si vedeva a Trieste da decenni.

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La redazione
Zeno D'Agostino, ex presidente del porto di Trieste, al suo arrivo al presidio dei lavoratori portuali davanti il porto di Trieste, 6 giugno 2020. ANSA/ MAURO ZOCCHI


A Trieste il Comitato di gestione ha approvato intanto all’unanimità il rendiconto generale 2019 dell’Autorità di sistema, che segna un avanzo di amministrazione di 9,9 milioni e un patrimonio netto non vincolato superiore ai 120. La nota ufficiale sottolinea inoltre «l’indicatore della tempestività dei pagamenti, che ha registrato nel 2019 un dato medio pari a -16,5 giorni rispetto alle previste scadenze contrattuali». Il Comitato ha infine approvato importanti provvedimenti per il porto di Monfalcone, adottando per la prima volta la possibilità di assegnare concessioni più lunghe e su aree più vaste in modo tale da attirare investitori.

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La redazione
Foto BRUNI Trieste 06.06.2020 Zeno D'Agostino incontra i portuali-abbracci e commozione


Sommariva lamenta però come «la parte amministrativa non ha subito rallentamenti, ma siamo molto preoccupati per la reputazione del nostro sistema all’estero. È difficile spiegare ai partner stranieri cos’è successo. Non c’è un danno di immagine solo di una persona, ma di una città, di un porto, di una comunità, di un Paese. Un danno enorme, che potrebbe avere conseguenze pesanti sulla società e sull’economia, se il problema non si risolve tempestivamente». I ricorsi al Tar contengono non a caso anche la richiesta di un risarcimento per i danni d’immagine subiti.

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Zeno D'Agostino, ex presidente del porto di Trieste, parla ai lavoratori portuali in presidio davanti il porto di Trieste, 6 giugno 2020. ANSA/ MAURO ZOCCHI


Mentre Stefano Patuanelli e Debora Serracchiani lavorano all’emendamento “salva Zeno”, si attende l’iter del Tar. Prima arriverà la decisione sulla sospensiva (il reintegro del presidente decaduto appare al momento un esito probabile), in un secondo momento la sentenza vera e propria sul merito delle contestazioni dell’Anac. E se l’anticorruzione sostiene che D’Agostino non potesse essere nominato alla presidenza dell’Autorità perché già presidente di Trieste terminal passeggeri, la linea difensiva evidenzia da una parte che la presidenza di Ttp era ricoperta senza deleghe operative e dall’altra che D’Agostino è stato prima nominato commissario del porto, poi presidente di Ttp e infine nel 2016 presidente dell’Autorità portuale a commissariamento finito. L’inconferibilità dovrebbe dunque riguardare semmai la presidenza del terminal crocieristico e non quella dello scalo. —




 

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