L’Aeroporto di Venezia promette: emissioni zero entro il 2030

Lo scalo veneto ha firmato la “Dichiarazione di Tolosa” che impegna l’aviazione europea ad azzerare la CO2

L'aeroporto di Venezia
L'aeroporto di Venezia

VENEZIA. Nell’ambito della presidenza francese dell'Unione Europea,  è stata siglata il 4 febbraio la "Dichiarazione di Tolosa", si tratta della prima iniziativa pubblico-privata che sostiene l'obiettivo dell'aviazione europea di raggiungere le zero emissioni di CO2 entro il 2050. Questa è anche la prima iniziativa congiunta a livello globale, che allinea tutte le parti interessate dell'UE sui principi e le azioni necessarie per decarbonizzare e trasformare il settore dell'aviazione, rappresentando un vero punto di svolta.

Numerosi aeroporti e associazioni aeroportuali europei hanno aderito alla Dichiarazione, che contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo comune per abbassare le emissioni, fissato per la prima volta nel giugno 2019 nella risoluzione di ACI EUROPE che impegna gli aeroporti europei nella dismissione dei carburanti fossili e in generale nel raggiungimento di questo obiettivo ambizioso.

Tra gli aeroporti firmatari della dichiarazione anche l’Aeroporto di Venezia, che ha sottoscritto l’accordo rilanciando il suo impegno per anticipare gli obiettivi fissati e raggiungere la neutralità carbonica già nel 2030, anticipando di quasi 20 anni l’obiettivo europeo e contribuendo così fattivamente alla decarbonizzazione dei cieli e degli scali.

L’Aeroporto di Venezia segue una roadmap ben precisa per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità che si declina nell’adozione di sistemi energetici efficienti e basso consumo, nell’attivazione di tecnologie a ridotto impatto ambientale e nel continuo controllo e monitoraggio delle emissioni. È in questi ambiti che gli investimenti dell’Aeroporto di Venezia di sono concentrati negli ultimi 10 anni e che tracceranno le linee guida di sviluppo dello scalo nel rispetto dell’ambiente e del territorio che lo ospita.

Monica Scarpa, Amministratore Delegato del Gruppo SAVE, ha affermato: «I temi ambientali sono da sempre al centro dei nostri programmi di sviluppo. L’impegno che abbiamo preso per arrivare a zero emissioni di CO2 entro il 2030 è tutt’altro che un atto puramente formale, è un processo che determina un’analisi continua delle migliori soluzioni tecnologiche e l’adozione di progetti all’avanguardia. Nel 2021, ad esempio, abbiamo avviato il progetto di mobilità sostenibile Urban Blue con l’obiettivo di dotare l’aeroporto di Venezia entro il 2024 di un vertiporto per veicoli elettrici a decollo verticale, che favoriranno la decongestione dell’area ad elevato traffico automobilistico in cui incide il Marco Polo».

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