L'affaire diamanti ammota a 430 milioni per BancoBpm

VERONA. Domani a Verona, in occasione dell'assemblea dei soci del Banco Bpm, si terrà un presidio all'ingresso del Cattolica Center organizzato da Adiconsum e Federconsumatori. I clienti del Banco Bpm, coinvolti nella vendita dei preziosi, manifesteranno per sollecitare l'istituto di credito alla completa restituzione del capitale investito.
Il presidente di Adiconsum Verona, Davide Cecchinato, ha sottolineato che «sono un migliaio, per un controvalore di oltre 20 milioni di euro, i cittadini veronesi, iscritti alla nostra associazione, incappati nella vicenda per essersi fidati dei consigli della loro banca: c'è chi ha acquistato i diamanti per garantire la copertura delle future spese universitarie del nipote, chi ha voluto fare un investimento 'sicurò per le figlie e chi ha tentato di mettere in sicurezza la propria liquidazione. Tutti propositi rovinosamente infranti di fronte al reale valore delle pietre».
Al 31 gennaio 2019 per chiedere la restituzione dei propri risparmi hanno fatto reclamo - si legge nella Relazione annuale del Banco Bpm - 13.300 persone per un “petitum” di 430 milioni di euro. «Ad oggi - ha concluso Cecchinato - le proposte formulate dalla banca si attestano mediamente al 50% dell'investimento iniziale, proposta che i consumatori giudicano non soddisfacenti. L'Antitrust col provvedimento del 2017 ha multato, tra gli altri, il Banco Bpm con una sanzione di 3.350.000 euro, provvedimento confermato dal Tar del Lazio e impugnato al Consiglio di Stato, ove ora è pendente».
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