All’Electrolux di Porcia si vota per eleggere le Rsu

Urne aperte sia oggi che domani. Il 4 giugno primo banco di prova dei delegati. Al centro del confronto con l’azienda rinnovo della solidarietà e volumi produttivi

Urne aperte oggi e domani all’Electrolux di Porcia per l’elezione del “parlamentino” di fabbrica, ovvero dei delegati che comporranno la rinnovata Rsu dello stabilimento pordenonese. Passo che precede di poco il confronto con l’azienda, in programma il 4 giugno, per fare il punto sulla situazione del gruppo, in termini di ordini, e quindi orario di lavoro e utilizzo degli ammortizzatori sociali. A Porcia e Forlì, per la precisione, gli stabilimenti che producono lavatrici - il primo - e forni - il secondo, che continuano a soffrire della stagnante domanda di mercato. Trend diverso a Susegana, che viceversa sta registrando un incremento di ordini a cui segue un crescente bisogno di integrare gli organici, cosa che da ieri è realtà grazie alla trasferta da Porcia verso lo stabilimento veneto, di 18 operai e operaie che hanno accettato di lavorare in Veneto.

A Porcia e Forlì, entrambi i siti con presenza di una quota di esuberi, un centinaio solo nel pordenonese, si utilizzano da un anno i contratti di solidarietà in scadenza il 30 giugno. L’ipotesi è quella di un rinnovo dello strumento per un altro anno. «Sappiamo che l’azienda non è pregiudizialmente contraria - spiega Gianni Piccinin, segretario della Fim Cisl provinciale -, ma sappiamo anche che gli ammortizzatori vanno usati con oculatezza».

Questo per dire che potrebbe non esserci un automatismo nel rinnovo se l’andamento degli ordini fosse tale da traguardare il mese di luglio senza impegnare i Cds, in considerazione che a luglio iniziano le ferie collettive che manderanno lo stabilimento a “scartamento ridotto” per due mesi, con un solo turno giornaliero anziché due. E poi le attese sono per una ripresa della domanda, che tradizionalmente ogni anno si presenta nei mesi estivi e in autunno, con un andamento tale da rendere non necessari i contratti di solidarietà che, a questo punto, potrebbero esser accantonati per essere rispolverati in futuro. Il 4 giugno non è neanche escluso che si possa definire un accordo per l’uscita, volontaria e incentivata, di alcuni operai.

In attesa del confronto, oggi e domani dunque si vota con modalità e orari diversi a seconda dell’appartenenza al primo o secondo turno tra gli operai, alla categoria impiegati, al settore magazzino ricambi. Tre le liste, dopo l’esclusione della Failms: quella della Fim, con la squadra più “rosa”: 5 donne su 6 candidati tra gli operai e 2 donne su 2 tra gli impiegati, probabilmente un unicum nella storia sindacale metalmeccanica; la Fiom con 10 candidati tra gli operai più 2 per gli impiegati; la Uilm con altri 10 candidati tra gli operai e due tra gli impiegati. Molti i volti noti, tra questi Elisabeth Fanella nella Fim, il “veterano” Walter Zoccolan nelle file della Fiom, con Pietro Mancino e Flavia Valerio; Gabriele Santarossa, Alessandra Vivian e Annarita Licci in casa Uilm.

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