Aumento salariale per 18 mila operai agricoli e florovivaisti in Fvg: 100 euro in più al mese

L’aumento sarà erogato in un’unica tranche, a decorrere dal 1° settembre 2024. Il contratto sarà vigente dal 2024 al 2027 per la parte normativa, dal 2024 al 2025 per quella economica

Maura Delle Case

Contratto rinnovato per i 18 mila operati agricoli e florovivaisti del Friuli Venezia Giulia. L’intesa raggiunta tra Fai-Cisl, Uila Uil, Confagricoltura, Coldiretti e Cila porta in dote ai lavoratori del settore un aumento salariale pari al 6,4% che equivale a un incremento medio mensile superiore ai 100 euro, che sarà erogato in un’unica tranche, a decorrere dal 1° settembre 2024. Il contratto sarà vigente dal 2024 al 2027 per la parte normativa, dal 2024 al 2025 per quella economica.

«La firma – dichiarano i segretari generali di Fai Cisl, Stefano Gobbo, e Uila Uil, Pierpaolo Guerra, – è stata raggiunta dopo una trattativa complessa e una rottura del negoziato che ha portato lo scorso 2 agosto allo sciopero. La nostra tenacia, unita alla compattezza dei lavoratori, ha permesso di arrivare a un accordo che valorizza il settore, rispettando le professionalità, e che tiene conto della perdita del potere di acquisto dei lavoratori negli ultimi anni».

Tra i punti qualificanti del rinnovo figurano il miglioramento della regolamentazione degli appalti, attraverso il coinvolgimento delle istituzioni per arginare il fenomeno del lavoro sommerso e irregolare; la stabilità occupazionale, tramite convenzioni da stipularsi agli enti bilaterali territoriali; l’incremento delle indennità di reperibilità, lavoro festivo e notturno del settore agrituristico. In tema di sicurezza sul lavoro inoltre è stata istituita la giornata della sicurezza in agricoltura in cui saranno organizzati, momenti di informazione e confronto.

Firmato il rinnovo, i segretari sindacali di categoria sono pronti ai rilancio: «Riteniamo necessario sin da subito – concludono – avviare un ulteriore trattativa che ci porti a stipulare contratti di secondo livello legati alla produttività, in modo da poter redistribuire ulteriormente la ricchezza prodotta a livello territoriale e aziendale».

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