Electrolux, dopo 14 anni firmato il nuovo contratto integrativo

Interessa oltre 6 mila dipendenti di Electrolux Italia ed Electrolux Professional. La ratifica arriva dopo la modifica al testo che ha cancellato gli straordinari esigibili. Ma il fronte del “no” insiste: servono nuove assemblee e il voto degli operai

PORDENONE. A 14 anni dal precedente, a oltre un mese e mezzo dal referendum “problematico”, l’integrativo Electolux entra in vigore. C’è voluto tempo e, soprattutto, c’è voluto un lungo lavoro di mediazione su uno dei punti più controversi dell’intesa - quello sugli straordinari esigibili - utile a modificare il testo, e poi il passaggio di raccolta firme tra le Rsu, e già con la busta paga di giugno i 5 mila lavoratori di Electrolux Italia ed oltre migliaio di addetti di Electrolux Professional incasseranno le maggiorazioni ai premi previste dall’intesa.

Partita conclusa? Difficile a dirsi. Il fronte del “no” all’accordo, risultato maggioritario negli stabilimenti del “bianco” (il referendum aveva raccolto la maggioranza di “sì” nelle fabbriche di Electrolux Professional), resta sulla posizione. E se il dissenso arriva forte soprattutto da Susegana e Forlì, non è assente a Porcia. La richiesta è lo svolgimento delle assemblee e di nuove votazioni sui testi.

L'headqurter di Electrolux Professional a Pordenone
L'headqurter di Electrolux Professional a Pordenone

In sostanza la modifica sugli straordinari (originariamente 24 ore da attivare a “comando” senza necessità di confronto con le Rsu), che nella nuova formulazione andranno sempre concordati, è buona ma non sufficiente. Vanno affrontati anche gli altri temi, a partire dalla contrattazione su orari e flessibilità, sull’utilizzo dei Par per i quali si chiede l’accordo di stabilimento, sul calendario ferie, che deve essere contrattato per l’intero anno e, infine, la premessa presente sul testo dell’accordo relativa alle possibili delocalizzazioni, deve essere cancellata.

La sede di Electrolux Italia a Porcia
La sede di Electrolux Italia a Porcia

Di diverso avviso i coordinatori nazionali di Fim, Fiom e Uilm per i quali l’accordo ora è efficace, venendo meno la riserva. «Dal 1° giugno 2021, dopo il risultato del referendum, le ultime modifiche sull’orario di lavoro e la firma delle Rsu, entra in vigore l’accordo di rinnovo del Contratto integrativo sia per Electrolux domestici sia per Electrolux Professional - dichiarano in una nota unitaria i sindacati -. Di conseguenza con la prossima mensilità verranno incrementate le quote di anticipo mensile del premio, da 78 a 120 euro. È un risultato importante che arriva dopo una trattativa lunga e difficile, nonché dopo molti anni dalla scadenza del vecchio contratto di gruppo e dopo un lungo periodo di crisi in cui gli sforzi sindacali erano stati rivolti principalmente a tutelare l’occupazione. Con questo accordo - concludono i coordinatori Michela Spera e Alberto Larghi per la Fiom Cgil, Gianluca Ficco per la Uilm e Massimiliano Nobis per la Fim Cisl - si rafforzano le relazioni industriali sia in Electrolux domestici, che da mesi sta attraversando una fase di crescita produttiva, sia in Electrolux Professional, che sta mostrando segnali assai incoraggianti di ripartenza dopo un periodo di forte calo di mercato, creando le condizione anche per una crescita occupazionale».

Considera positivamente conclusa la vicenda Electrolux Italia.

«Siamo soddisfatti per il nuovo contratto Integrativo aziendale sottoscritto con le organizzazioni sindacali. Nonostante le trattative si siano svolte in un contesto complesso - riconosce Ruben Campagner, direttore delle relazioni industriali -, l’entrata in vigore di questo accordo testimonia ancora una volta come il sistema partecipativo di Electrolux e il suo sistema di relazioni industriali sia basato sul dialogo costante e sulla ricerca di soluzioni condivise». 

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