Lavoro, ancora giù le assunzioni a tempo indeterminato
UDINE - Tra gennaio e luglio 2016 nuova flessione delle assunzioni.
Quelle a tempo indeterminato cedono il 33,7% a livello nazionale, -34,2% a Nordest.
Il totale assunzioni flette del 10% a livello Paese, mentre si ferma a -5,2% a Nordest.
Sono alcuni dei dati resi noti oggi dall’Inps nel consueto rapporto sul precariato che destina un capitolo anche ai voucher.
Complessivamente da agosto 2008, inizio della sperimentazione sull’utilizzo dei voucher per vendemmie di breve durata, al 30 giugno 2016 sono stati venduti 347,2 milioni.
Nel primo semestre 2016, la tipologia di attività per la quale è stato complessivamente acquistato il maggior numero di voucher è il commercio (16,8%).
Il ricorso ai voucher è concentrato nel Nord del paese: il Nord-est con 127,7 milioni di voucher venduti incide per il 36,8%, mentre il Nord-ovest con 102,6 milioni di voucher venduti incide per il 29,5%.
La regione nella quale si è avuto il maggiore ricorso ai voucher è la Lombardia, con 60,7 milioni di buoni lavoro venduti, seguono il Veneto e l’Emilia-Romagna.
Il numero di lavoratori è cresciuto costantemente negli anni, mentre il numero medio di voucher riscossi dal singolo lavoratore, invece, è rimasto sostanzialmente invariato: circa 60 voucher l’anno dal 2012 in avanti.
Poiché l’importo netto che il lavoratore riscuote per ogni voucher è di 7,50 euro, si ricava che il compenso annuale medio netto negli anni più recenti non è mai arrivato a 500 euro.
La quota di lavoratori di cittadinanza extracomunitaria nel 2015 è dell’8,6%.
Non ci sono differenze significative nel numero medio di voucher riscossi rispetto alla cittadinanza.
Da segnalare che, sempre rispetto ai voucher, sono entrate in vigore le nuove disposizioni che impongono ai datori di lavoro di comunicare in anticipo l’impiego del lavoratore, pena pesanti sanzioni.
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