Lavoro, assunzioni a tempo indeterminato stabili in Fvg

In regione, e non solo,  boom dei rapporti a termine. Giù gli ammortizzatori sociali

 

TRIESTE - Nei primi nove mesi del 2017 il numero di nuove assunzioni a tempo indeterminato in Friuli Venezia Giulia è rimasto stabile (-0,4%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (circa 12.600 unità).

Lo rileva Alessandro Russo, ricercatore dell’Ires Fvg, in una rielaborazione dei dati Inps diffusi a livello nazionale.

Tale valore, spiega ancora Russo, risulta decisamente più basso di quello registrato nel 2015 (oltre 20.200), ma superiore rispetto al 2014 (quando furono circa 11.000), prima cioè che entrassero in vigore il contratto a tutele crescenti e soprattutto gli sgravi contributivi, che hanno avuto un forte impatto sulla domanda di lavoro delle imprese.

Nel confronto gennaio-settembre 2016-2017 si rileva un aumento del 40% del numero di assunzioni a tempo determinato (+27,3% a livello nazionale), passate da 57.700 a 80.500.

A livello nazionale tra le assunzioni a tempo determinato appare significativo l’incremento dei contratti di somministrazione e dei contratti di lavoro a chiamata. Questi aumenti probabilmente indicano che le imprese hanno fatto ricorso a strumenti contrattuali sostitutivi dei voucher, cancellati dal legislatore a partire dalla metà di marzo e sostituiti (da luglio e solo per le imprese con meno di 6 dipendenti) dai nuovi contratti di prestazione occasionale.

È probabile che in Fvg si siano verificate dinamiche analoghe, pur non essendo disponibili i dati di dettaglio a livello regionale.

Anche le assunzioni in apprendistato hanno segnato una forte ripresa (quasi 1.500 in più, pari a +47,7%, ben oltre il +26,9% registrato a livello nazionale) dopo la flessione del 2015; venuti meno gli sgravi contributivi questa tipologia contrattuale è tornata ad essere più conveniente per le imprese che intendono assumere dei giovani lavoratori.

Le trasformazioni a tempo indeterminato dei rapporti di apprendistato sono in diminuzione (-8,9%,)

Il numero delle cessazioni ha registrato una crescita (+25,6%), concentrata prevalentemente nell’ambito dei rapporti a termine (+36,7%), data anche la maggiore frequenza con cui vengono stipulati.

La variazione netta dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (assunzioni più trasformazioni meno cessazioni) risulta negativa e pari a -1.938 unità in regione, superiore al passivo di -1.610 unità che ha caratterizzato i primi nove mesi del 2016.

In base ai dati attualmente disponibili, dunque, nel 2017 la forma di occupazione più stabile appare in diminuzione nella nostra regione, dopo la notevole crescita acquisita nel 2015; tale flessione è però compensata dalla forte espansione dell’apprendistato e soprattutto dei rapporti a termine.

Pertanto la crescita dell’occupazione nell’ultimo biennio si è concentrata nei rapporti di lavoro a termine, mentre nel 2015 era stata trainata dai contratti a tempo indeterminato. Anche a livello nazionale la variazione netta dei contratti a tempo indeterminato nei primi nove mesi del 2017 è negativa (-9.955 unità rispetto alle +22.209 dello stesso periodo del 2016).

La cassa integrazione è tornata ai livelli pre-crisi

A ottobre 2017 il numero di ore di cassa integrazione guadagni autorizzate in Fvg è stato pari a poco più di 439.000, portando il totale dei primi dieci mesi dell’anno a 5 milioni, ossia un terzo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-66,2%).

Nuove aperture di partite Iva in aumento

Nei primi nove mesi del 2017 in Fvg sono state aperte 6.500 nuove partite Iva, un incremento rispetto allo stesso periodo 2016 del +2,9%, superiore alla media nazionale, +1,5%. A livello territoriale spicca il risultato di Gorizia (+13%), mentre le altre province fanno registrare incrementi contenuti. Si ricorda infine che i dati statistici relativi all’apertura delle nuove partite Iva di imprese e professionisti sono quelli comunicati all’Amministrazione Finanziaria e memorizzati nelle banche dati dell’Anagrafe Tributaria.

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