Lavoro, in agosto le assunzioni in Veneto raggiungono i livelli del 2019
I dati del rapporto di Veneto Lavoro. Il bilancio occupazionale evidenzia ancora una domanda in calo rispetto a due anni fa
VENEZIA. Prosegue ad agosto il trend positivo dell'occupazione in Veneto, che fa registrare volumi di assunzioni simili e addirittura superiori a quelli del 2019.
I dati sono resi noti da Veneto Lavoro nell'ultimo rapporto sul mecato dell'occupazione.
Le assunzioni sono state complessivamente 34.900 rispetto alle 33.300 di due anni fa, con un incremento pari al +5% e diffuso a tutte le tipologie contrattuali: il tempo indeterminato cresce del +2%, l'apprendistato del +3% e il tempo determinato del +6%.
In calo le trasformazioni a tempo indeterminato, ma solo come conseguenza del minor numero di contratti a termine stipulati nel recente passato.
Il bilancio occupazionale del 2021 è ormai prossimo a quello registrato nell'analogo periodo del 2019, con una crescita di 71.500 posti di lavoro dipendente contro i 77 mila di due anni fa, anche se la domanda di lavoro si mantiene complessivamente in calo rispetto a (-15%).
Il saldo mensile è invece lievemente negativo (-1.700), ma è un risultato in linea con il normale andamento degli anni pre-Covid e abituale per il periodo.
Si tratta anzi di un valore inferiore a quello registrato nel 2019, quando la diminuzione dei posti di lavoro nel mese di agosto era stata superiore alle 5.200 unità.
Prosegue il recupero occupazionale nel turismo, che grazie alla riapertura delle attività di inizio stagione e anche a causa di un “effetto ritardo” nel reclutamento venuto a mancare nei mesi precedenti, ad agosto fa segnare un saldo occupazionale più positivo rispetto al 2019. Tra maggio e agosto i servizi turistici hanno registrato più assunzioni che nel corrispondente periodo del 2019 (65.600 quest'anno rispetto alle 57.900 di due anni fa), ma estendendo l'osservazione al mese di aprile si nota come il gap sia ancora consistente (69.100 contro 77.800).
Da inizio anno, il bilancio del settore è analogo a quello di due anni fa, ma con un volume di assunzioni ancora lontano dai livelli di allora (-29%).
Lo stesso accade per un altro dei settori maggiormente penalizzati dalla pandemia, il commercio (che addirittura migliora il saldo, +5.200, ma registra un -17% nelle assunzioni), oltre che per alcuni comparti industriali, il terziario avanzato, i servizi informatici e le attività professionali, mentre in controtendenza si mostra il comparto delle macchine elettriche, che non solo registra un saldo positivo (+512) ma vede anche aumentare il volume delle assunzioni (+6%).
A livello territoriale, il saldo dei primi otto mesi del 2021 è positivo in tutte le province e la flessione della domanda di lavoro continua a ridursi ed è ora compresa in una forbice che va dal -3% registrato a Rovigo al -27% di Venezia.
Nel mezzo le altre province: -6% delle assunzioni a Vicenza, -8% a Treviso, -9% a Belluno, -10% a Padova e -16% a Verona.
Nel mese di agosto le assunzioni hanno invece superato ovunque i livelli toccati nel 2019, con un valore massimo registrato proprio nella provincia lagunare (+10%) e le eccezioni di Rovigo (-1%) e Verona (-6%).
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