Luxottica, la settimana corta piace. Per il 2025 adesioni raddoppiate

L’opportunità partita in via sperimentale ad aprile 2024 ha incontrato la soddisfazione di chi l’ha sottoscritta. Si lavora quattro giorni, dal lunedì al giovedì. Il venerdì a casa con lo stesso salario. L’accordo per ora interessa solo l’area produttiva

Francesco Dal Mas
La sede di Luxottica ad Agordo
La sede di Luxottica ad Agordo

La settimana corta funziona. Eccome. 4 giorni di lavoro effettivo alla settimana pagati per 5. E per 20 settimane l’anno. Essilor Luxottica la sta sperimentando dal 2 aprile di quest’anno per 600 collaboratori dei suoi diversi stabilimenti.

Sono tutti lavoratori dell’area produttiva, perché i colletti bianchi possono usufruire, come si sa, del lavoro da remoto, dello smart working. A fine dicembre si concluderà la prima fase di applicazione di questa opportunità messa in campo dal contratto integrativo in vigore da un anno. Opportunità limitata (sperimentalmente) al 10% dell’organico operaio.

Il rinnovo

Ma per il prossimo anno, secondo le indiscrezioni di queste ore, potrebbero aumentare a 1600. Le adesioni raccolte all’inizio della scorsa primavera erano state un migliaio. È probabile che accada qualcosa di analogo col prossimo step.

Nelle settimane scorse il management di Essilor Luxottica, dopo essersi accordato con i delegati rsu di Filtcem Cgil, Femca Cisl e Uiltcem Uil, ha deciso di fare il punto della situazione anzitutto distribuendo un questionario per sapere se è rimasto soddisfatto chi ha usufruito della nuova forma di part time e se intende ripetere l’esperienza. E per conoscere anche le motivazioni di cui si sostanzia la soddisfazione (che pare generale).

Inoltre ha chiesto agli altri lavoratori – sempre quelli della produzione – se intendono pure loro aderire a questa opportunità per il 2025. La direzione Luxottica farà sapere nei prossimi giorni gli esiti dell’indagine. I sindacati avevano provato a chiedere analoga disponibilità per gli impiegati. E per gli stessi somministrati. Ma i tempi non sarebbero ancora maturi. Però le rsu si dicono fiduciose.

L’integrativo di un anno fa riguardava tutti i lavoratori degli stabilimenti di Agordo, Sedico, Cencenighe Agordino, Lauriano, Pederobba e Rovereto. Tema principale dell’accordo era la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro e il benessere lavorativo, con al centro la sperimentazione del nuovo modello di orario che introduceva 20 settimane lavorative a 4 giorni e 30 a 5 giorni.

Al lavoro da lunedì al giovedì

Nella settimana corta si lavora dal lunedì al giovedì, rimanendo a casa il venerdì, a parità di salario. I venerdì quest’anno si sono limitati a 15 perché si è partiti all’inizio di aprile.

Cinque di questi venerdì liberi sono stati scalati dai permessi retribuiti, mentre sono in carico all’azienda. «Siamo in attesa, di giorno in giorno, delle informazione che Luxottica ha anticipato di darci sull’esito del questionario e il prosieguo della sperimentazioni. Possiamo confermare, come rsu, che quanti hanno sperimentato questa opportunità dicono di averne sperimentato tutta la positività, per cui intendono ripeterla. Altri si aggiungeranno. È una sperimentazione perché non ci sono modelli da seguire, magari presi a prestito da altre aziende. Siamo noi un modello».

Gli obiettivi

Milena Cesca, segretaria provinciale della Femca, ricorda che la settimana corta è stata introdotta «per liberare tempo: i lavoratori e le lavoratrici chiedono oggi alle aziende soprattutto tempo di vita e la vera sfida è di dimostrare che si può essere efficienti e produttivi lavorando meno ore».

La risposta di Luxottica «ha dimostrato tutta la sua efficacia». Nel Bellunese non ci sono altre esperienze così innovative.

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