Marelli, in Carnia premio di risultato e niente cassa integrazione

i 780 dipendenti del sito produttore di fanali per alcuni dei marchi premium e lusso dell’auto, come Porsche, Bmw e Audi, a febbraio riceveranno il premio di risultato: 1.107 euro per le categorie C e D, 1.551 per quelli in categoria A e B

Maura Delle Case
Tolmezzo. Una veduta dell'Automotive Lighting di Tolmezzo, azienda in cui si produce fanalerie per auto.
Tolmezzo. Una veduta dell'Automotive Lighting di Tolmezzo, azienda in cui si produce fanalerie per auto.

Nonostante la burrasca che ha investito e sta investendo il settore dell’automobile, il gruppo Marelli si prepara a erogare il premio di risultato ai suoi dipendenti, compresi i lavoratori del sito Automotive Lighting Italia di Tolmezzo.

L’indennità, che sarà accreditata nel cedolino di febbraio, è inferiore a quella dell’anno scorso, non essendo stati pienamente centrati i 4 parametri che determinano l’entità del premio, rispettivamente per il 25% ciascuno. Il “bonus” varrà comunque per i 780 dipendenti a libro paga dello stabilimento carnico (cui si aggiungono 70 somministrati), una cifra di tutto rispetto: 1.107, 89 euro lordi per i lavoratori di livello C e D (operai) e 1.551,38 per i dipendenti di livello A e B (impiegati e quadri), importi diminuiti, se si guarda al 2023, rispettivamente di 317,13 e 452,5 euro.

«Paghiamo il calo del volumi derivanti dalla crisi dell’industria automobilistica europea anche se molto meno rispetto ad altre realtà» commenta il referente di Fim Cisl per l’Alto Friuli, Fabiano Venuti.

Cassa integrazione, nel sito di Tolmezzo, storico produttore di fanali per i marchi premium dell’automobile, «non se ne fa dallo scorso mese di marzo – tiene a evidenziare Venuti, affiancato dal delegato Rsu di Fim, Liduino D’Orlando –. L’azienda attualmente è nelle condizioni di garantire la piena occupazione». In un mercato in forte difficoltà come quello dell’auto, il sindacalista non si sbilancia rispetto al futuro.

«Diciamo che stiamo alla finestra, anche rispetto agli effetti che potrebbero avere i dazi se introdotti dal presidente americano Donald Trump» aggiunge Venuti che tuttavia evidenzia come lo stabilimento carnico si possa considerare relativamente al riparo, considerato che, rispetto ad esempio a quello di Venaria, «che ha Stellantis come monocommittente», a Tolmezzo il portafoglio conta sui marchi premium e lusso dell’automobile, meno sensibili alle traversie del mercato. 

«Produciamo fanali per il Q6 e il Q8 di Audi e quelli di ultima generazione, in fibra ottica, per Bmw. In giugno – annuncia D’Orlando – partirà la produzione dei fanali per il Porsche Cayenne full electric, nel 2026 quella per Volvo, che ci siamo riportati in casa, e più avanti quella per Q7 e Q9».

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