Sostegno alle assunzioni e allo smart working, dalla Regione Fvg 9 milioni alle imprese

Parte delle risorse, 6 milioni di euro, sono destinati a incentivare l'assunzione di disoccupati con contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato; i restanti 3 milioni potranno essere impiegati per l'acquisto di dispositivi digitali, l'adozione di strumentazione informatica e la formazione specializzante per lo smart working

UDINE - Sei milioni di euro per incentivi alle imprese per l'assunzione di disoccupati con contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato e 3 milioni destinati ad acquisto di dispositivi digitali, adozione di strumentazione informatica e formazione specializzante per lo smart working.

In totale 9 milioni di euro attinti dal Fondo sociale europeo per fronteggiare l'urto dell'ondata autunnale dell'emergenza epidemiologica da Covid-19.

È quanto approvato dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia su proposta dell'assessore al Lavoro e Formazione, Alessia Rosolen.

«Alla luce degli sviluppi recenti e in considerazione delle effettive esigenze del sistema sociale ed economico - spiega l'assessore - abbiamo ritenuto opportuno integrare il documento 'Pianificazione periodica delle operazioni-Ppo' e rimpinguare due capitoli creati la scorsa primavera. La prima misura, finalizzata a nuove assunzioni, assiste a un intervento rilevante, che porta quasi a raddoppiare il budget previsto originariamente. Dai 3,5 milioni iniziali siamo saliti a 6 milioni per accogliere le domande pervenute fino a luglio».

«Rispetto alle linee del Pal regionale (Politiche attive del lavoro) che circoscrivono l'ambito di utilizzo di incentivi per assunzioni a tempo indeterminato, con il piano straordinario per il Covid-19 - precisa Rosolen - abbiamo scelto di allentare i vincoli, fornendo l'incentivazione a favore delle imprese anche per assunzioni a tempo determinato. È una scelta politica dettata dalla straordinarietà dell'evento. Oggi la priorità è dare risorse e farlo in tempi rapidi».

L'intervento rivolto allo smart working prevede «l'alleggerimento dei vincoli connessi dalla localizzazione della prestazione lavorativa, lasciando al lavoratore la libertà di scelta, garantendo contestualmente produttività, benessere e tutela della salute. Ai 2,4 milioni originari si sommano 200mila euro, ai quali si aggiungono ulteriori 400mila euro per l'acquisizione di circa 450 postazioni di lavoro per l'Amministrazione regionale».

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