L’edilizia digitale con i cantieri 4.0: nuova frontiera delle costruzioni

Un’alleanza fra Ance Fvg, Anci, Area Science Park e Ditedi Siagri: «Gli edifici devono diventare sempre più intelligenti»
Un operaio al lavoro in un cantiere edile. Sabato in Fiera a Pordenone si parlerà di cantieri 4.0
Un operaio al lavoro in un cantiere edile. Sabato in Fiera a Pordenone si parlerà di cantieri 4.0

TRIESTE Il futuro dell’edilizia è nei dati. Un titolo che è già un programma. Da applicare tanto più in tempi di pandemia, con un’economia in difficoltà e interventi pubblici a supporto, come il Superbonus 110%, da gestire con un approccio necessariamente digitale. Cantiere 4.0 & Oltre è il percorso formativo – avviato da un’alleanza sinergica e trasversale fra Ance Fvg, Area Science Park, Anci Fvg e Ditedi all’interno di Industry Platform 4 Fvg –, all’undicesima tappa, sabato 12 settembre dalle 10.30 alle 12.30, all’interno della decima edizione di Ecocasa in Fiera a Pordenone.

Un appuntamento che, moderato dal direttore Ance Fvg Fabio Millevoi, vedrà relatori il direttore generale di Area Science Park Stefano Casaleggi, il docente di Produzione edilizia dell’università di Brescia Angelo Ciribini, il presidente Ance Brescia Massimo Deldossi, il docente di Organizzazione del cantiere e progettazione esecutiva al Politecnico delle Marche Berardo Naticchia e il presidente di Carnia Industrial Park Roberto Siagri. Il contesto è quello di Ip4Fvg, il digital innovation hub che riunisce 25 partner regionali e mira a supportare la trasformazione digitale delle imprese del territorio, tra l’altro con Cantiere 4.0 che unisce più di 650 operatori del settore delle costruzioni.

«Quella di Pordenone sarà un’iniziativa che andrà a riassumere una serie di attività pregresse di sensibilizzazione all’interno del comparto – spiega Casaleggi –. Il grande tema è l’introduzione delle tecnologie digitali nel ciclo di vita delle costruzioni: dalla progettazione alla realizzazione fino alla dismissione, grazie a un riciclo intelligente. Un percorso di gestione di un edificio che manda informazioni, che di fatto parla».

L’obiettivo è diffondere tra le imprese una prospettiva nuova, che non è solo tecnologica, ma anche culturale. «Si tratta di coinvolgere i progettisti – prosegue il dg di Area – e di mettere a punto gare che utilizzino questi strumenti come elemento necessario, non solo accessorio. Quello che va trasmesso, convincendo anche i committenti locali, è il messaggio di un’opportunità, non di una minaccia. Non si tratta solo di una contrazione di costi, ma di una visione di futuro che può aumentare il volume d’affari. Perché è innovazione in tempi brevi e con una imponente ricaduta sul territorio. Area – ricorda Casaleggi – ha già fatto da caso pilota quando ha ristrutturato l’edificio B e proseguirà sulla strada delle tecnologie digitali nelle costruzioni quando farà da committente».

Il tema della digitalizzazione, aggiunge Siagri, «è ormai trasversale e inevitabilmente interessa anche le costruzioni: dall’edificio intelligente al cantiere. Per la prima volta nel pianeta abbiamo tecnologie che consentono di far vincere tutti: l’impresa, il consumatore e l’ambiente. Quello che serve, però, è cambiare modo di pensare a come fare le cose e a come renderle fruibili». A sostenere la strategia di rinnovo del patrimonio immobiliare come «opportunità unica» per riqualificare e ammodernare gli edifici e renderli più sicuri, sostenibili, moderni, è anche Ance Fvg. In quest'ottica, osserva il direttore Millevoi, «è fondamentale un confronto costruttivo e stimolante sui nuovi modelli di business, influenzati, da un lato, dalle dinamiche sociali, di mercato, industriali e condizionati, dall’altro, dal nuovo paradigma della data economy e della digitalizzazione». — © RIPRODUZIONE RISERVATA

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