Legno-arredo, altre otto ore di sciopero il 16 dicembre
UDINE - Un nuovo sciopero di 8 ore, dopo quello del 28 ottobre scorso, è stato proclamato dai sindacati FenealUil Filca-Cisl e Fillea-Cgil per il settore del Legno/Arredo.
La data è quella del 16 dicembre.
La mobilitazione, programmata per venerdì 16 dicembre e decisa nel corso della riunione delle commissioni e delle consulte nazionali, «ha l’obiettivo - dichiarano le segreterie nazionali - di far riflettere Federlegno e convincerla a riprendere la trattativa per il rinnovo del contratto, scaduto da quasi 8 mesi. Tra l’altro - fanno notare i sindacati - ci sono imprenditori che non condividono le posizioni assunte da Federlegno e auspicano una chiusura in tempi brevi del contratto, ribadendo che uno dei punti controversi, quello delle flessibilità, sia oggetto di confronto con le RSU, e condividendo che l’aumento salariale deve essere dignitoso, nella media degli aumenti previsti dai contratti simili già rinnovati. Un segnale importante che deve far riflettere Federlegno».
Lo sciopero, che si aggiunge al blocco delle ore di straordinario e di flessibilità già in corso, si svolgerà per ogni turno di lavoro; nella stessa giornata è prevista una manifestazione nazionale a Milano, sotto la sede di Federlegno, mentre a livello aziendale e territoriale, anche in Friuli Venezia Giulia e Veneto sono state indette assemblee nei luoghi di lavoro per informare i lavoratori delle nuove iniziative di lotta.
«16 ore di sciopero in meno di due mesi - sottolineano Feneal Filca Fillea - sono la risposta a chi, nel rinnovare il contratto, avanza proposte irricevibili come le flessibilità degli orari di lavoro a gestione unilaterale delle imprese, l’aumento della precarietà, nessun incremento sulla sanità integrativa, lo smantellamento della contrattazione di secondo livello, aumenti salariali legati all’inflazione e corrisposti l’anno successivo sulla base degli indicatori. Di fronte a tutto questo - concludono - la nostra risposta resta ferma e netta, come dimostra lo sciopero del 28 ottobre, a cui lavoratrici e lavoratori hanno aderito numerosi con punte del 100%».
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