Liquidate le ex popolari venete, Npl tornati sui livelli precrisi
ROMA - «Il miglioramento delle condizioni macroeconomiche ha continuato ad avere effetti positivi sulla qualità del credito delle banche italiane. Nel secondo trimestre del 2017 il flusso dei nuovi crediti deteriorati sul totale dei finanziamenti, al netto dei fattori stagionali e in ragione d'anno, è sceso al 2,0%, un valore in linea con quello medio del biennio precedente l'avvio della crisi finanziaria globale».
Lo rileva la Banca d'Italia nel Bollettino economico trimestrale, osservando che «per il complesso dei gruppi classificati come significativi ai fini di vigilanza l'incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei finanziamenti è ulteriormente diminuita nel secondo trimestre, sia al lordo delle rettifiche di valore (16,5%, dal 17,5 del primo trimestre) sia al netto (8,2%, dal 9,2). L'aumento del ritmo di riduzione - si legge nel testo - è in larga parte attribuibile alla liquidazione di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca e al successivo trasferimento degli attivi deteriorati alla Società per la gestione di attività spa, specializzata nel recupero dei crediti deteriorati e interamente controllata dal Ministero dell'Economia. Le operazioni di cessione in corso di conclusione, che interessano anche alcuni intermediari di grande dimensione, forniranno nei prossimi mesi un ulteriore significativo contributo alla riduzione dei crediti deteriorati. Il tasso di copertura delle esposizioni deteriorate (ossia il rapporto tra le rettifiche e la consistenza dei prestiti deteriorati) ha continuato a crescere (55,3 per cento, da 52,8)».
Intanto il presidente della Commissione bicamerale d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario, Pier Ferdinando Casini, ha convocato per martedì 31 ottobre, alle ore 13, i rappresentanti delle associazioni e dei comitati dei risparmiatori danneggiati dalla crisi di Veneto Banca e Banca popolare di Vicenza (Ezzelino III da Onara, Ex azionisti Veneto Banca - Coordinamento Don Torta; Casa del Consumatore, Confedercontribuenti Veneto, Noi che credevamo nella Popolare di Vicenza).
Nella giornata di giovedì 2 novembre verranno auditi, alle ore 11, il capo del Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria di Banca d’Italia, Carmelo Barbagallo e, a seguire, il direttore generale della Consob, Angelo Apponi.
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