Lo stop all'Imu sugli imbullonati "salva" gli impianti di risalita

La legge di stabilità elimina l'imposta sugli impianti fissi. Dentro e fuori le fabbriche

UDINE. La cancellazione dell'Imu sui cosiddetti "imbullonati", gli impianti industriali tassati come un immobile perchè fissati a terra, consente di evitare la stessa tassazione anche per gli impianti di risalita in montagna, proprio a ridosso della stagione sciistica.

Lo ha detto il capogruppo Pd in commissione Ambiente Enrico Borghi, presidente intergruppo parlamentare Sviluppo Montagna. "Tra gli effetti positivi della legge di stabilità varata dal governo - spiega - vi è la soluzione di un problema come quello della tassazione degli impianti di risalita, esploso a seguito di un pronunciamento giurisdizionale. Come Intergruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna ci siamo attivati perché questo balzello avrebbe dato un colpo letale a stazioni sciistiche e impianti di risalita che già sostengono costi alti per garantire l'esercizio delle strutture, complici il cambiamento climatico, le poche norme di manutenzione e gli oneri impropri a carico di gestori impianti".

"La risposta positiva arrivata dal governo che ha eliminato in legge di stabilità l'applicazione dell'Imu sui cosiddetti impianti imbullonati - sostiene Borghi - consente di evitare il balzello. Naturalmente faremo la nostra parte in Parlamento, seguendo la conferma del provvedimento e sollecitando il ministero delle Infrastrutture per il varo dei provvedimenti utili all'esercizio della vita tecnica degli impianti e per la garanzia che il comparto degli impianti di risalita rimanga nel contesto del trasposto pubblico locale. È un modo concreto perché la ripresa economica in atto sia intercettata anche dal turismo montano, con ricadute positive sull'economia nazionale".

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