L'Onrg della Difesa Usa finanzia la ricerca per il "segugio digitale" dell'Università di Udine

Il "Progetto Cairo" è dedicato allo sviluppo di un sistema informatico innovativo per rilevare e tracciare la presenza di oggetti nello spazio e nel tempo

UDINE – L’Office of Naval Research Global (ONRG) del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha finanziato con 60 mila euro il progetto di ricerca biennale “Cairo” dell’Università di Udine dedicato a un sistema informatico innovativo per rilevare e tracciare la presenza di oggetti nello spazio e nel tempo (target tracking).

Una sorta di “segugio digitale” di nuova generazione utilizzabile con sensori come videocamere, radar, sonar, laser, microscopi e altri strumenti di monitoraggio.

Diversi i campi di applicazione, fra i quali la sicurezza, la logistica, la robotica, la visione artificiale, la medicina e la fisica.

In pratica, si va dal tracciamento del moto delle cellule tumorali o delle particelle elementari alla videosorveglianza, dal controllo del traffico aereo e marittimo alla guida autonoma di veicoli, all’analisi delle migrazioni degli animali.

Obiettivo del progetto Cairo - Context Aware Intent Recognition è prevedere le destinazioni finali e le intenzioni degli oggetti studiati.

E questo grazie all’approccio innovativo del sistema ideato dall’Ateneo friulano, che sfrutta informazioni aggiuntive non direttamente provenienti dai sensori, relative agli oggetti tracciati e al contesto in cui avviene il processo di rilevamento.

Ad esempio, la conoscenza della mappa stradale può aiutare a scegliere un modello di movimento vincolato (dal manto stradale, dagli ostacoli o dal senso di marcia) per il tracciamento dei veicoli in città.

Similmente, la previsione dei comportamenti tipici di una popolazione di cellule (ad esempio, migrazione, divisione, morte), abbinata al contesto in cui queste interagiscono, consente di scegliere dinamicamente il modello matematico migliore per descrivere la loro evoluzione.

Cairo è il primo progetto dell’Ateneo finanziato dall’Office of Naval Research Global.

La ricerca è coordinata da Lauro Snidaro, docente di Creative Computing, ed è realizzata nell’ambito del laboratorio Avires di visione artificiale e sistemi real-time, diretto da Gian Luca Foresti, del dipartimento di Scienze matematiche, informatiche e fisiche.

«Cairo – spiega Snidaro – si propone come un approccio pioneristico al problema del tracciamento applicando il processo di “fusione dati”, cioè la combinazione sinergica di diverse fonti di dati. Ci attendiamo un miglioramento degli algoritmi utilizzati in queste operazioni in termini di prestazioni e robustezza, con ricadute immediate in diversi settori, quali, ad esempio, sicurezza e medicina».

 

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