Luxottica-Essilor al debutto con l'Ops

La fusione porterà a sinergie confermate tra i 420 e 600 milioni all'anno. Appuntamento nel 2019 con il Capital market day. Ricerca in corso per il nuovo Ad

MILANO - Essilor- Luxottica inizierà il percorso per la ricerca del suo amministratore delegato dalla fine del gennaio prossimo, quando il comitato nomine riceverà il compito di incaricare una o più agenzie di recruiting per l'identificazione del miglior candidato, che potrà essere sia interno che esterno ai due gruppi ora in fusione.

Sono, tra gli altri, i dettagli emersi nel corso di un aggiornamento stampa a Milano sulla fusione tra la francese Essilor e Luxottica organizzato nella sede di quest'ultima a Milano il giorno del via all'Ops, l'offerta pubblica di scambio al debutto oggi.

La fusione Essilor- Luxottica porterà a sinergie confermate tra i 420 e 600 milioni all'anno nel risultato prima degli oneri finanziari (Ebit) nel medio termine e in accelerazione nel lungo termine.

Circa la metà deriverà dalla creazione di valore per l'aumento dei ricavi in un range tra i 200 e i 300 milioni e l'altra metà dall'ottimizzazione della struttura dei costi: 150-200 milioni per il miglioramento della logistica e 70-100 per riduzione delle spese generali e acquisto materiali.

Un eventuale revisione delle sinergie e le prime indicazioni per la stesura di un nuovo piano industriale post fusione verranno nel corso di un 'capital market day' della nuova holding che si terrà prevedibilmente nel prime semestre del 2019.

«Non c'è ansia» di individuare l'amministratore delegato della holding: «lo faremo nei tempi e nei modi giusti - spiega Stefano Grassi, direttore finanziario di Luxottica - guardando sia dentro sia fuori» dalle due aziende.

«In un gruppo da oltre 16 miliardi di fatturato competenze da esaminare ce ne sono sicuramente», conclude Grassi rispondendo ai giornalisti

Hilary Halper, direttore finanziario di Essilor e condirettore finanziario del nuovo gruppo ha ricordato che sono previsti aumenti di ricavi tra i 200 e i 300 milioni e un'ottimizzazione dei costi tra i 150 e i 200 milioni, oltre che 70-100 milioni derivanti dalla riduzione delle spese amministrative.

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