Luxottica si fonda con la francese Essilor, nasce colosso da 46 miliardi di euro

Del Vecchio: finalmente realizzo un sogno. E rassicura: continueremo a investire in Italia. L'operazione, la cui chiusura è prevista per metà anno, fa nascere un gruppo che realizza sia montature che lenti

MILANO  - Essilor e Delfin annunciano la firma di un accordo volto a creare, attraverso la combinazione di Essilor e Luxottica Group, un player integrato dedicato alla cura della vista e a creare un’esperienza di livello superiore per il consumatore.

Insieme, Essilor e Luxottica saranno in una posizione migliore per offrire una risposta ai bisogni relativi alla vista di 7,2 miliardi di persone, 2,5 miliardi delle quali non hanno ancora accesso a una correzione visiva.

Con questa operazione il nuovo gruppo potrebbe cogliere al meglio le opportunità di crescita che derivano dalla forte domanda del mercato dell’ottica, sostenuta dal bisogno crescente di occhiali e dal desiderio dei consumatori per i marchi riconosciuti.

Questa combinazione permetterebbe di creare un player di riferimento, operante in tutti i segmenti dell’eyewear.

La nuova realtà farebbe leva su una produzione all’avanguardia e su un’ampia rete di distribuzione a grande diffusione per servire meglio i propri clienti e portare valore a tutti gli stakeholder.

Insieme, Essilor e Luxottica avrebbero più di 140.000 dipendenti e vendite in oltre 150 Paesi.

Sulla base dei risultati annuali del 2015 delle due società, il nuovo gruppo avrebbe realizzato ricavi netti per oltre 15 miliardi e un EBITDA netto combinato di circa 3,5 miliardi.

Il nuovo gruppo prevede di generare nel medio termine progressivamente sinergie di ricavi e di costi per un ammontare tra i 400 milioni e i 600 milioni, con un’accelerazione nel lungo termine.

La nuova realtà beneficerebbe altresì di un stato patrimoniale solido e di una forte generazione di cassa, con la flessibilità finanziaria per investire nella crescita futura organica e non.

L’operazione consisterebbe in una combinazione strategica delle attività di Essilor e Luxottica, mediante: il conferimento in Essilor da parte di Delfin dell’intera partecipazione da essa detenuta in Luxottica (pari a circa il 62%), a fronte dell’assegnazione di azioni Essilor di nuova emissione sulla base del rapporto di scambio pari a 0,461 azioni Essilor per 1 azione Luxottica, conferimento che dovrà essere approvato dall’assemblea dei soci di Essilor; successivamente, Essilor promuoverebbe un’offerta pubblica di scambio obbligatoria, ai sensi della legge italiana, sulla totalità delle rimanenti azioni Luxottica in circolazione, al medesimo rapporto di scambio, finalizzata al de-listing delle azioni Luxottica.

Essilor diverrebbe una società holding col nuovo nome di EssilorLuxottica, a seguito del conferimento di tutte le sue attività operative in una società da essa interamente partecipata, che assumerà la denominazione Essilor International, e del conferimento da parte di Delfin delle proprie azioni Luxottica.

A seguito dell’operazione, Delfin deterrebbe una partecipazione al capitale di EssilorLuxottica compresa tra il 31% e il 38%1, divenendone il primo socio.

L’operazione è soggetta alla procedura di informazione e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori di Essilor prevista dalla legge francese.

«Con questa operazione si concretizza il mio sogno di dare vita a un campione nel settore dell’ottica totalmente integrato e eccellente in ogni sua parte». Così Leonardo Del Vecchio, presidente di Delfin e presidente esecutivo di Luxottica Group, commentando l’accordo con Essilor.

«Sapevamo da tempo che questa era la soluzione giusta, ma solo ora sono maturate le condizioni che l’hanno resa possibile. Il matrimonio tra due aziende leader nei rispettivi settori - aggiunge - porterà grandi vantaggi per il mercato, per i dipendenti e principalmente per tutti i nostri consumatori. Finalmente, dopo cinquanta anni di attesa, due parti naturalmente complementari, montature e lenti, verranno progettate, realizzate e distribuite sotto lo stesso tetto».

Del Vecchio ha rassdicurato sulla volontà di continuare ad investire in Italia e sul radicamento del Gruppo nel Paese.

Dopo l'annuncio, forti scambi del titolo in Borsa.

(articolo in aggiornamento)

 

Riproduzione riservata © il Nord Est