Maltempo, formalizzato lo stato di crisi in Veneto
PADOVA . Il presidente della Regione Veneto, con un proprio decreto, ha formalizzato la dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate a causa delle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi in varie parti del territorio sabato 22 e domenica 23 agosto scorsi.
Il provvedimento si è reso necessario per fronteggiare le conseguenze verificatesi a seguito di intense precipitazioni temporalesche, vento molto forte e grandinate che hanno causato danni nei territori provinciali di Belluno, Verona, Vicenza e Padova.
Nel pomeriggio di sabato 22, rileva il decreto, violenti temporali hanno colpito l’area dolomitica della provincia di Belluno, causando colate di fango e, a causa del forte vento, lo scoperchiamento e il danneggiamento di alcune abitazioni.
I forti temporali di domenica 23 agosto hanno poi interessato l’intero territorio regionale, ma la loro intensità è risultata eccezionalmente forte in provincia di Verona, e in particolare nel capoluogo, nel vicentino, e nei colli padovani, causando l’abbattimento di centinaia di alberi, danni alle abitazioni e allagamenti diffusi anche ai danni di attività produttive.
Secondo Copagri “La tromba d’aria con pioggia e grandine ha causato danni per milioni di euro nelle campagne; dalle uve, in alcune aree della Valpolicella prossime alla vendemmia, ai raccolti ortofrutticoli, la furia del maltempo ha fatto enormi danni e a ben poco sono servite le reti antigrandine. Ora non resta che fare la conta di quanto è andato distrutto e di cosa è rimasto”.
“Lo stato di crisi per la città scaligera e per gli altri comuni del veronese e la richiesta della Regione al Governo per dichiarare lo stato di calamità per le zone maggiormente colpite sono passaggi significativi e necessari, ma la politica, a tutti i livelli, può e deve fare di più”, sollecita il presidente di Copagri Franco Verrascina.
Questo l'elenco dei Comuni colpiti secondo la Protezione civile del Veneto.
• Provincia di Belluno: Rocca Pietore, Valle di Cadore, Cortina d’Ampezzo.
• Provincia di Verona: Verona, Castelnuovo del Garda, Sant’Ambrogio Valpolicella, Peschiera del Garda, San Pietro in Cariano, Pastrengo.
• Provincia di Padova: Padova, Gazzo, Limena, Vigodarzere, Rubano, Baone, Torreglia, Cinto Euganeo, Galzignano Terme, Albignasego, Conselve, Agna, Ponte San Nicolò, S. Angelo di Piove, Brugine, Borgo Veneto, Arre, Campo San Martino, Piove di Sacco, Arzergrande, Arquà Petrarca, Battaglia Terme, Bovolenta, Corezzola, Monselice, Pernumia, Polverara, Tribano.
• Provincia di Vicenza: Vicenza, Bolzano Vicentino, Quinto Vicentino, Camisano Vicentino, Dueville, Caldogno, Monticello Conte Otto, Altavilla Vicentina.
Nel pomeriggio di lunedì è arrivata anche una prima risposta del Governo attraverso il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà: "Da parte del Governo ci sarà una risposta rapida e adeguata per la città di Verona e per i Comuni colpiti dagli eventi calamitosi di ieri. Sono in continuo contatto con le istituzioni per monitorare la situazione legata all'ultima ondata di maltempo che si è abbattuta sulla nostra regione: stamattina ho sentito nuovamente il sindaco di Verona Sboarina, il prefetto Cafagna e il viceprefetto e sono in continuo contatto con il Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Da parte del Governo, c'à la massima attenzione".
D'Incà sottolinea che "l'impatto, purtroppo, è stato molto forte in alcune aree. Valuteremo, assieme al presidente Conte che ho sentito in queste ore, le misure da intraprendere. Subito dopo aver avuto nelle prossime settimane la relazione della Protezione Civile, in seguito alla dichiarazione di criticità regionale, verrà portato in Consiglio dei Ministri lo stato di emergenza per aiutare il territorio. Il Governo, quindi, si farà trovare ancora una volta pronto, così come avvenuto in occasione della mareggiata che lo scorso mese di novembre si era abbattuta su Venezia e negli altri territori".
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