Mareschi Danieli (Confindustria Udine) sulla crisi di Governo: «I politici pensino al bene del Paese non al tornaconto»
Tranchant il giudizio di Anna Mareschi Danieli, vicepresidente di Confindustria Udine, rispetto alla crisi di governo che si è aperta e che ha condotto Mario Draghi, alla luce delle scelte di Conte e del M5s, alle dimissioni. Mareschi Danieli era stata tra i primi, un anno e mezzo fa, a invocare Draghi per la guida del Paese.

UDINE. Una crisi di governo «in cui si è andati oltre l’irresponsabilità per entrare nell’alveo dell’interesse personale che viene anteposto a quello degli italiani. Una cosa che in politica non dovrebbe nemmeno essere immaginata... figuriamoci farla. Non posso credere che una decisione di questo genere arrivi da un padre di famiglia».
Tranchant il giudizio di Anna Mareschi Danieli, vicepresidente di Confindustria Udine, rispetto alla crisi di governo che si è aperta e che ha condotto Mario Draghi, alla luce delle scelte di Conte e del M5s, alle dimissioni. E Mareschi Danieli era stata tra i primi, un anno e mezzo fa, a invocare Draghi per la guida del Paese.
Perché lo aveva fatto?
«Perché mi sembrava la persona più credibile e preparata per assumere quel ruolo in quel momento, e mi pare non abbia deluso. Anzi, siamo molto orgogliosi sia di Draghi che di Mattarella per un rigore istituzionale che, purtroppo, appartiene solo a una parte della politica di questo Paese. Mario Draghi aveva una maggioranza per poter andare avanti ma, in coerenza con ciò che aveva sempre detto, un governo di unità nazionale procede, per l’appunto, se c’è unità. Se questa viene a mancare, lavorare non è possibile. Da qui la scelta di rassegnare le dimissioni».
E ora?
«Io credo molto nell’intelligenza e nella strategia del nostro premier e quindi spero sia una mossa provocatoria utile a far capire che certi “giochetti” non sono accettabili».
Quali scenari intravede?
«Ne vedo quattro: Draghi resta alla guida del governo perché il parlamento approverà il programma e rinnoverà la fiducia; un Draghi bis, che lui ha sempre escluso ma è pur sempre una possibilità; un governo tecnico; elezioni anticipate. L’opzione più probabile potrebbe essere un governo di transizione a guida Draghi per arrivare alle elezioni. Vedremo quel che accadrà».
Una crisi ora, in uno scenario che definire complesso, è riduttivo, ce la potevamo permettere?
«Di più: una crisi che si apre per motivazioni non sufficienti. Ragioni che sarebbero insufficienti anche in un periodo diverso da quello, tragico, che stiamo vivendo, figuriamoci ora! Non comprendo l’obiettivo, tanto più che il M5s, se andassimo al voto ora, non otterrebbe certamente il consenso del passato. Di una cosa sono certa: di una certa politica gli italiani ne hanno avuto abbastanza. Per trent’anni si è utilizzato il debito pubblico per accaparrarsi consensi. E’ ora di finirla! Vogliamo una politica, e un governo, che pensi e agisca per il bene del Paese e delle generazioni future, evitando di esporci al ridicolo agli occhi di mezzo mondo e di gettare al vento, grazie allo spread, miliardi di interessi sul debito pubblico».
Guardiamo all’autunno, con la crisi energetica destinata ad aggravarsi, l’inflazione che galoppa, le difficoltà su materie prime e componenti, il conflitto in Ucraina... Lo vede un rischio di tensioni sociali?
«La guerra non finirà presto; l’economia sta rallentando, e questo è un fatto; l’inflazione continua a correre mentre i salari aumenteranno solo dell’1/1,5%, e quindi il potere d’acquisto continua a venire eroso. Rispetto al tema energia sappiamo non sarà di immediata soluzione e peserà su imprese e famiglie, tanto che già oggi si ipotizza un razionamento per le imprese energivore. E se questo è il contesto, il mercato del lavoro ne risentirà... Lo scenario è pesante. Il governo sta lavorando a un’importante manovra sui redditi delle famiglie e sui costi dell’energia, e mi auguro gliela lascino portare a termine. Senza un timoniere abile, un governo responsabile e decisioni tempestive non fatico a immaginare che le tensioni sociali si manifesteranno».
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