Marghera: venduta la centrale termoelettrica "Volpi"

MARGHERA (VE). Chiusa la vendita del sito Enel di Porto Marghera. La centrale termoelettrica "Giuseppe Volpi", alimentata a carbone e inattiva da circa 3 anni, è stata alienata, insieme all'area circostante, a tre soggetti già presenti con le loro attività nell'area industriale e che si occupano di logistica portuale, carpenteria metallica e impiantistica: Porto Invest Srl, Simic Spa e Citi srl. Si tratta del primo impianto Enel che viene dismesso all'interno del progetto Futur-e, che prevede la riqualificazione di 23 impianti termoelettrici, molti dei quali non più attivi.
In funzione fino al 2012, la centrale è andata limitando la propria produzione energetica a causa della diminuzione progressiva della domanda elettrica nazionale: nel 2013 e nel 2014 non è mai stata chiamata in servizio. Due dei tre acquirenti (Citi e Simic) svilupperanno nel sito nuovi insediamenti industriali, mentre il terzo (Porto Invest), anche tramite società collegate, amplierà le proprie capacità logistiche che già svolge in prossimità dell'area; gli investimenti associati a tali iniziative determineranno un importante indotto economico e occupazionale a beneficio dell'area di Porto Marghera, sia nella fase realizzativa, sia in quella di esercizio delle nuove attività industriali.
Il Progetto Futur-e che Enel sta portando avanti vede l'azienda impegnata nella guida di un nuovo modello industriale, basato sulla valorizzazione e riqualificazione di quegli impianti meno efficienti, alcuni dei quali non producono già da diversi anni, anche nel ruolo di «capacità di riserva». Impianti che non potrebbero tornare a produrre nemmeno se la domanda elettrica aumentasse. Si tratta di centrali (o parti di esse) che hanno esaurito il proprio ciclo di vita (o stanno per farlo) e la propria funzione. In Italia sono 23 i siti Enel oggetto di questa trasformazione, fa sapere l'azienda.
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