Mediobanca, il Legno-Arredo un mercato da 21,8 miliardi e 9 miliardi di export

PADOVA. Malgrado le difficoltà, le imprese del settore del legno e dell’arredo continuano a rappresentare un tassello importante dell’economia nazionale. E alla vigilia dell’apertura a Milano del salone del mobile, Mediobanca scatta una fotografia del comparto dalla quale emerge che nel 2017 il fatturato delle imprese operanti nella filiera del legno e dell’arredo hanno generato un fatturato pari a 21,8 miliardi (+4,4% rispetto al 2016), di cui circa un terzo (intorno ai 9 miliardi) proveniente da vendite realizzate all’estero.
Il Nord Est è l'area italiana maggiormente rappresentata dall'indagine (142 su 330 imprese, il 43% del totale), seguita dal Nord Ovest (108, 33%), dal Centro (49,15%) e dal Centro, Sud e Isole (31, 9%). Le 5 regioni che contano una cospicua presenza di aziende specializzate nel settore Legno-Arredo sono nell'ordine: Lombardia (98 aziende), Veneto (70), Friuli Venezia Giulia (33), Marche (30) ed Emilia-Romagna (27) che - insieme - rappresentano il 78% del totale delle imprese considerate (80% in termini di fatturato). Ben 174 imprese, inoltre, si trovano in aree distrettuali, a conferma dell'importanza delle reti imprenditoriali locali, che col loro modello basato sulla collaborazione e sulla competizione moltiplicano le capacità delle singole aziende.
Lo conferma la seconda edizione del focus sulle aziende del settore presentata oggi dall'ufficio studi di Mediobanca. L'indagine ha incoronato nuovamente Ikea Italia Retail quale primo gruppo in Italia per fatturato (1,8 miliardi di fatturato, +1,3% sul 2016), con alle spalle Edil Tre Costruzioni (Mondo Convenienza) con ricavi per 1,1 miliardi, in crescita del 5,8%. Completa il podio il gruppo Saviola, gruppo mantovano operativo nella lavorazione del legno con ricavi per 0,6 miliardi (+10,4%). Seguono Inca Properties (Friul Intagli, 0,5 mld, +8,1%) che produce altro mobilio domestico e Natuzzi (0,4 mld, -1,9%) del comparto poltrone e divani. Tra le 330 aziende i campioni per crescita di fatturato totale sono: Sistem Costruzioni (Mo, +90,1%), Paolo Castelli (Bo, +71,4%), Marine Interiors (Pn, +64,6%), Spencer Contract (Ge, +62%) e Ares (Ar, +46%). Si tratta perlopiù di aziende del settore contract per l'arredo di spazi pubblici, navi e imbarcazioni. Tra le 278 imprese produttive infine campioni per vendite all'estero (incidenza sul fatturato quasi totalitaria) sono: Bardi (Pt), Gamma Arredamenti International (Fc), Camel Group (Pn), Tecnoform (Bo) e Ellevi (Mb).
Nel 2017 l'88% delle imprese che hanno fatturato almeno 16 milioni di euro di ricavi e sono dunque rientrate nel secondo focus dell'ufficio studi di Mediobanca sulle aziende del settore legno-arredo hanno chiuso con i bilanci in utile. Il risultato d'esercizio per il 2017 (l'ultimo anno per cui sono disponibili i dati aggregati) è stato pari a 708 milioni di euro, in crescita dell'8,3% rispetto al 2016
Le 330 imprese che rientrano in questo campione occupano inoltre 82.000 dipendenti, in aumento del 6,5% rispetto al 2013. Dieci di queste danno lavoro al 30% circa (24.000 dipendenti) del numero complessivo di occupati. I principali incrementi si devono alle imprese commerciali (+16,8%), mentre, nell'ambito delle produttive, i settori più dinamici sono stati quelli dell'altro mobilio domestico (+15,6%) e degli uffici e spazi pubblici (+12%). In calo gli imbottiti (-4,7%) e l'illuminazione (-7%). Dal punto di vista finanziario le imprese del settore possono vantare una buona solidità: negli ultimi cinque anni, infatti, l'incidenza del debito finanziario sui mezzi propri è passato dall'80,3% del 2013 al 54,5% del 2017. Contemporaneamente è cresciuta anche la liquidità rapportata al debito finanziario (dal 31% al 50,6%). Chiude il quadro un'elevata affidabilità creditizia, confermata dai punteggi di credit scoring che nel 2017 includevano il 71,9% delle aziende produttive nella classe investment grade.
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