Mercato siderurgico in sensibile ripresa, Beltrame: ottimista sulla ripresa

L'analisi in un webinar di settore: il consumo in Europa si sta stabilizzando, nei prossimi mesi ci sarà una crescita dei prezzi

Un moderato ottimismo, pur nella consapevolezza di dover fare i conti con uno scenario in continua evoluzione. È il sentiment prevalente tra gli operatori italiani della siderurgia secondo quanto emerso nel corso di un webinar organizzato da Siderweb, community specializzata nell’informazione di settore.

“La situazione generale sta migliorando di giorno in giorno, in Europa il consumo si sta stabilizzando. Resta difficile prevedere cosa accadrà nel 2021, ma sono ottimista”, è l’opinione espressa da Barbara Beltrame, vicepresidente di Confindustria nazionale con delega all’internazionalizzazione e membro del board del gruppo vicentino Beltrame.

L’esperta si è detta sicura che nei mesi a venire vi sarà una crescita dei prezzi, dopo che già nelle ultime settimane le quotazioni delle materie prime, in particolare i non ferrosi, sono aumentate sensibilmente sulla scia della ripartenza che caratterizza il mercato cinese, soprattutto per il minerale di ferro.

Beltrame ha riscontrato trend in linea con il mercato per il suo gruppo imprenditoriale, che durante i mesi del lockdown ha adottato una strategia diversificata: a Vicenza sono continuate le spedizioni, mentre le sedi di Torino e Arezzo sono state chiuse; in Francia lo stabilimento è stato chiuso e poi riaperto a metà maggio, mentre le divisioni in Svizzera e Romania sono sempre rimaste operative.

La buona intonazione delle commodity si è riflessa sui prezzi siderurgici, avviati verso i massimi pre-Covid, con l’unica eccezione dei prodotti inossidabili. Per il chiaf analyst di Siderweb, Achille Fornasini, il trend rialzista coinvolge non sono Italia ed Europa, ma tutti i principali mercati siderurgici, sospinto anche dall’andamento del tasso di cambio del dollaro, che si è deprezzato nei confronti delle principali valute mondiali.

Un elemento che, sebbene abbia reso più difficoltoso l’export, ha fornito vantaggi competitivi negli acquisiti di materie prime e prodotti semilavorati. Al webinar ha preso parte anche Giovanni Barone, responsabile del servizio studi di Ubi Banca, che si è soffermato sul quadro macroeconomico, sottolineando come Stati Uniti e Cina abbiano sorpreso in senso positivo, con i dati degli ultimi giorni che fanno sperare in un’accelerazione della ripresa, complice l’atteggiamento ultraccomodante delle banche centrali. “Anche se in Europa ci sono più motivi di fragilità”, ha sottolineato l’analista.

Quanto all’Italia, ha ricordato, “le misure di lockdown hanno provocato una riduzione più marcata del Pil, ma emergono elementi che incoraggiano una speranza di ripresa, anche perché si registrano elementi positivi sotto il profilo degli investimenti”, è la sua conclusione.

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