Migliora la domanda interna, Veneto in ripresa

Lo rileva la Banca d'Italia che ha presentato il rapporto periodico sull'andamento congiunturale dell'economia

VENEZIA. Nella prima parte del 2015 i livelli di attività del comparto manifatturiero si sono ulteriormente rafforzati (aumento dell'1,8% nella produzione) grazie alla ripresa della domanda interna e al positivo andamento degli scambi con l'estero, che hanno beneficiato della crescita delle economie avanzate e dei guadagni di competitività indotti dal deprezzamento del cambio.

È quanto emerge dal rapporto periodico della Banca d'Italia sull'andamento congiunturale dell'economia del Veneto, presentato questa mattina nella sede di Venezia.

"Il primo semestre - ha introdotto Maurizio Trifilidis, direttore della Banca d'Italia di Venezia - ha avuto un andamento decisamente positivo rispetto al passato, anche se non ancora per quanto sarebbe necessario".

"Il miglioramento dell'attività produttiva che si è registrato sicuramente nel manifatturiero - ha commentato Massimo Gallo, direttore del Centro studi della sede di Venezia della Banca d'Italia - è dovuto al fatto nuovo, che non si registrava da almeno quattro-cinque anni, della ripresa della domanda interna, con un risveglio di consumi ed investimenti, tranne il settore delle costruzioni, e a un buon andamento delle esportazioni. È proseguita inoltre la crescita degli investimenti, già iniziata nel 2014 e prevista anche per il prossimo anno, quando però ci sarà un rischio di impatto al ribasso dovuto ad andamenti della domanda estera meno favorevoli".

Il miglioramento si è progressivamente esteso al comparto dei servizi, mentre non emergono segnali di una svolta ciclica nel settore edile, dove comunque la lunga fase negativa si sarebbe interrotta. Quanto al mercato del lavoro, l'occupazione si è stabilizzata sui livelli raggiunti alla fine del 2014, con un calo del tasso di disoccupazione, un aumento della quota di assunzioni a tempo indeterminato e un calo del ricorso alla Cassa integrazione.

In campo creditizio, ancora in negativo nel suo complesso, c'è comunque un miglioramento, con la crescita dei prestiti alle famiglie per i mutui casa, mentre continua la diminuzione dei crediti alle imprese, anche se più contenuta. Segnali positivi anche sulla qualità del credito, pur di fonte ad un aumento di sofferenze per una ulteriore riclassificazione.

 

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