Miko, i giapponesi investono a Gorizia
Un raggio di luce in un panorama plumbeo. Un gruppo di imprenditori giapponesi sta seriamente valutando la possibilità di investire a Gorizia.
Si tratta della “Asahi Kasei Corporation”, socia della “Miko”, l’azienda in continua espansione creata dalla famiglia Terraneo che produce microfibre ecologiche per il settore automobilistico. E sono stati proprio Leopoldo Terraneo e il figlio Lorenzo ad accompagnare gli imprenditori giapponesi all’incontro con il sindaco Ettore Romoli. Obiettivo? Illustrare all’amministrazione comunale l’iniziativa e chiedere informazioni sull’iter per le autorizzazioni urbanistiche legate alla realizzazione del nuovo insediamento produttivo.
Com’è stato spiegato nel corso della riunione, l’azienda nipponica (dalla quale la “Miko” importa la materia prima utilizzata per i rivestimenti interni) costruirebbe uno stabilimento ex novo, sui terreni di proprietà della stessa Miko, per realizzare in loco la produzione del materiale.
L’investimento è consistente: viene quantificato complessivamente in 40 milioni di euro e prevede un ritorno occupazionale, inizialmente, di 30 persone, destinate comunque ad aumentare in prospettiva. Notizie positive, dunque, considerato che nella zona industriale e artigianale di Gorizia non si registrano nuove aperture ormai da parecchio tempo.
«Alle due linee presenti in Giappone - è stato evidenziato nel corso della riunione - si affiancherebbe una nuova linea di produzione a Gorizia che consentirebbe di accedere direttamente alla materia prima senza doverla importare. Ciò comportebbe notevoli vantaggi».
Il sindaco Romoli ha accolto con grande favore l’iniziativa e ha subito attivato l’Ufficio tecnico del Comune per l’avvio del confronto tecnico-urbanistico con i rappresentanti dell’azienda giapponese. «In tempi di pesante crisi come quello attuale - ha sottolineato il primo cittadino - vedere aziende come la Miko che continuano ad espandersi grazie alla capacità, alla passione e alla lungimiranza di imprenditori come i Terraneo e, in questo caso, favorendo addirittura investimenti stranieri dà fiducia e speranza».
Alla riunione ha partecipato anche il consigliere comunale Giuseppe Ciotta.
La “Miko” è una creatura della famiglia Terraneo, oggi di proprietà della statunitense Sage Automotive Interiors (Sage). È un raggio di sole in un panorama scuro e uggioso: quello dell’industria a Gorizia. L’azienda che produce microfibre ecologiche per il settore automobilistico e che si trova nella zona industriale di Gorizia alle porte di Savogna d’Isonzo continua a macinare successi.
Basta dare un’occhiata al sito web per avere gli ultimi aggiornamenti: Dinamica®, ad esempio, ha sostenuto anche l’edizione 2017 del concorso “Car design awards China” che si è rivelato un grande successo con 299 progetti iscritti da 98 scuole di tutta la Cina. Il concorso si conferma un’ottima piattaforma per individuare i più dotati studenti di design dell’intero Paese.
Del resto, lo stabilimento di Savogna d’Isonzo è un vero gioiello in fatto di innovazione. Oltre a Volkswagen e Mercedes Benz, Dinamica® è un complemento scelto da Ford, General Motors, Volvo, Land Rover, Mini e Citroen per la Ds, realtà che condividono la stessa coscienza ecologica di Miko e il medesimo approccio green, punto focale del successo di Dinamica®.
Infatti, nonostante per Miko le vendite abbiano segnato un aumento importante in tutti i settori di applicazione (nel fashion è stata avviata una collaborazione con marchi molto sensibili a scelte vegan come la celebre Stella McCartney), l’automotive si conferma il settore trainante.
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