Mobili: il bonus piace al Trentino. A Nordest export oltre 3,2 miliardi

E’ la provincia  di Trento la regione d’Italia a spendere di più in arredo, avantaggiandosi delle detrazioni di legge che porterà 1,8 miliardi di spesa nel 2016. Il Friuli Venezia Giulia è sesto, il Veneto segue a distanza. Treviso, Udine, Pordenone, Padova e Vicenza le province "a vocazione"

PADOVA. E’ la provincia autonoma di Trento la regione d’Italia a spendere di più in mobili, avantaggiandosi delle detrazioni di legge introdotte nel 2013. La propensione in rapporto al reddito imponibile ha un indice del 245,8 su un’Italia che fa base a 100. Segue Bolzano (172,8). Il Friuli Venezia Giulia è sesto al 123,2%. Il Veneto segue a distanza a 107,3% quanto ad ammontare delle detrazioni.


Sono i  conti che fa Confartigianato nell'ultimo report pubblicato online in merito al bonus fiscale (da poco rinnovato) per acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Il disegno di legge di stabilità ha infatti prorogato per il 2016 la detrazione ai fini Irpef del 50% delle spese sostenute fino a 10 mila euro, se contestuali a interventi di ristrutturazione edilizia. Una boccata d’aria per l’intero settore del legno-arredo, giacchè per le giovani coppie l’importo arriva a 16 mila euro in caso di acquisto dell’abitazione proncipale.

Bonus mobili, raddoppiato il tetto
La redazione


La relazione tecnica al provvedimento indica in circa 113.500, le unità immobiliari acquistate da giovani under 35 e stima potenziali 37.833 coppie interessate allo strumento. Secondo i calcoli la spesa per le detrazioni dovrebbe aggirarsi nel 2016 in 1,7 miliardi. Con i 605 milioni di spesa degli under 35, si arriverà a 1,862 miliardi in totale.

Confartigianato calcola nel 2014 in Italia una spesa in mobili di 10,3 miliardi pari al 17% del totale spese casa. Le esportazioni di mobili valgono oggi quasi 9 miliardi di euro e sono salite nel 2014 del 5,9% complice anche il crollo della domanda interna per crisi. Tuttavia l’Italia importa mobili per 1,8 miliardi. Con un saldo positivo di oltre 7 miliardi.



Tra le prime province esportatrici spicca Treviso con 1,574 miliardi di export negli ultimi quattro trimestri (fino a giugno 2015), seguito da Pordeone (676 milioni) e Udine (457 milioni). Ci sono anche Vicenza (352 milioni e Padova che conta 214 milioni.

In rapporto alla popolazione la vocazione all’export più elevata la riscontriamo a Pordenone con 2.154 euro di esportazioni annue per abitante, seguito da Treviso con 1.774 euro/abitante, Como con 1.103 euro/abitante, Gorizia con 1.074 euro/abitante, Monza e Brianza con 902 euro/abitante, Udine con 852 euro/abitante, Pesaro e Urbino con 840 euro/abitante, Piacenza con 636 euro/abitante, Forlì-Cesena con 442 euro/abitante e Vicenza con 405 euro/abitante.

Andando nel cuore della produzione artigiana, a settembre 2015, nel settore dei mobili sono registrate 15.052 imprese artigiane – il 54,1% delle 27.832 imprese del settore – e segnano un calo del 2,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; l’occupazione complessiva nell’artigianato è di 51.535 addetti. Nel settore l’84,9% dell’occupazione nella Fabbricazione di mobili si riferisce alla produzione specializzata in mobili per la casa mentre il rimanente 15,1% degli addetti è impiegato in imprese specializzate in mobili per ufficio.





La vocazione settoriale del mobile nell’artigianato delle regioni italiane, esaminata da Confartigianato elaborando l'indice di specializzazione (il rapporto tra addetti  dell’attività di settore e il totale addetti industria) , è più elevata in Friuli-V.G. (indice pari a 279), seguito dal Veneto (191), Trentino Alto Adige (180).

Il report segna tra le criticità i consumi interni ancora deboli e una domanda di lavoro “fiacca”: nell’ultimo anno in Italia la caduta è stata ancora dell’1,8%.
 

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