Msc conquista il Molo VII a Trieste: ok dell’Antitrust

Il gruppo ginevrino sale all’80% e punta a un rilancio dei traffici. La concorrenza con la Piattaforma logistica di Hhla

Piercarlo Fiumanò

TRIESTE. Via libera dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato al colosso dello shipping Msc nuovo azionista di controllo del Trieste Marine Terminal che gestisce il terminal container dello storico Molo VII nel porto di Trieste. Il gruppo italo-svizzero di Gianluigi Aponte può salire dal 50 all’80% mentre il gruppo TO Delta presieduto da Antonio Maneschi scende al 20% all’insegna di un intesa amichevole.

Management confermato

Confermato l’attuale management, espressione di TO Delta. Sarà l’attuale amministratore delegato Stefano Selvatici a portare avanti il progetto di espansione del Tmt e lo sviluppo delle attività intermodali che «rappresentano una sfida per tutta la portualità nazionale ed europea in chiave sostenibile», sottolinea una nota. L’Antitrust ha anche deciso che il gruppo Msc potrà anche portare a termine le acquisizioni del 100% di Rimorchiatori Mediterranei.

Nel 2022 il Trieste Marine Terminal ha movimentato 733.053 Teu (+15,8%) con un andamento confermato anche nei primi mesi del 2023 forte della joint venture tra i due soci e degli investimenti previsti per il rafforzamento del Molo VII che prevedono l’ampliamento della superficie di banchina e l’acquisto di nuove gru di banchina e di piazzale.

L’ok dell’Antitrust

L’Antitrust scrive che l’operazione di acquisizione di Trieste Marine Terminal da parte di Terminal Investment Limited, di proprietà di Msc, «non determina significative sovrapposizioni orizzontali nel mercato dei servizi di terminal container rivolti alle navi portacontainer deep-sea per il traffico hinterland nell’Alto Adriatico». Il gruppo Msc è presente con una partecipazione non di controllo nel socio di minoranza della società che gestisce il terminal container di Ravenna.

Come effetto immediato dello sbarco in forze di Msc nel Molo Settimo si profila una decisa concorrenza tutta triestina con la Piattaforma logistica in concessione ai tedeschi di Hhla che punta a lanciare in grande stile il Molo Ottavo come seconda banchina container per lo scalo triestino. Anche per questo l’Authority rileva che non ci sono ostacoli ostacoli alle regole della concorrenza.

Rivalità con Capodistria

In questa parte dell’Adriatico si gioca anche la rivalità con Capodistria e con il vicino terminal container di Rijeka che nei piani raddoppierà la propria capacità di movimentazione container.Colosso del trasporto merci e nel turismo in crociera, Msc ormai è uno dei principali clienti di Fincantieri e di recente ha superato la danese Maersk (con cui ha creato l’alleanza 2M) nel trasporto di container divenendo primo operatore mondiale.

E ora scende in campo come attore protagonista nel porto di Trieste che, per il gruppo di Aponte, è ormai strategico alla pari di Genova. Msc è anche il secondo operatore mondiale nel settore navale cargo e da Trieste partono i treni verso la Germania e l’Est Europa. La cessione delle quote di TO Delta è avvenuta a poco più di tre anni dalla morte di Pierluigi Maneschi, grande artefice del rilancio del Molo VII e protagonista di operazioni rivoluzionarie: dal lancio del più grande terminal container italiano, quello di Voltri a Genova, alla privatizzazione della storica compagnia pubblica, il Lloyd Triestino di Finmare.

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