Multa Consob da 4,2 milioni agli ex vertici della banca Popolare di Vicenza
VICENZA. Una nuova multa Consob si abbatte sulle ex popolari venete. A finire nel mirino della vigilanza di Borsa sono questa volta il vecchio consiglio di amministrazione e l’ex collegio sindacale di Bpvi. Entrambi gli organismi sono oggetto di una proposta di sanzione da parte della Consob del valore di circa 4,2 milioni. Le motivazioni riguarderebbero violazioni in materia di rapporto di trasparenza banca-clientela.
La proposta si inserisce in un “pacchetto” di 6 possibili elementi sanzionabili, che la stessa banca nella primavera scorsa aveva anticipato nelle avvertenze del prospetto illustrativo sull’aumento di capitale. Intanto oggi il cda esaminerà la proposta di piano industriale dell'istituto vicentino.
Il presidente Gianni Mion presenterà infatti la bozza cui stanno lavorando da tempo un team in comune tra Vicenza e Montebelluna, guidato da Fabrizio Viola. Si aprirà una fase di discussione e l’approvazione è attesa nel cda in programma a metà febbraio. L’ipotesi di fusione sarà al vaglio delle due assemblee di bilancio di fine aprile.
Prima di quegli appuntamenti però verranno svelati i numeri del bilancio 2016 dei due istituti, che non dovrebbero presentare notizie positive sul fronte delle perdite. Il punto centrale del nuovo piano industriale passa anche attraverso la vendita dei crediti in sofferenza, pari a 3,6 miliardi di euro.
Si tratta di uno dei requisiti affinché la Bce dia il via libera alla fusione. Su questo punto sarebbe allo studio l’acquisto da parte del fondo Atlante di una parte delle sofferenze venete. Intanto proseguono le adesioni al piano di ristoro del 15% per 170mila azionisti promosso dai due istituti per far decadere le azioni legali. Tra le operazioni in corso c’è anche la cessione degli immobili.
La gara, come segnala il Sole 24 Ore, è iniziata alcune settimane fa e comprende 150 asset sparsi sul territorio. Tra questi c’è la sede di via Turati a Milano, immobili in piazza Durante nel capoluogo lombardo, gli uffici di rappresentanza di Roma (in piazza Venezia), la sede dell’istituto a Vicenza ecc. Per ora le offerte ricevute sono ad un prezzo di circa il 50% inferiore a quanto richiesto (450 milioni) da BpVi.
È arrivata ieri anche l'ufficializzazione della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con Iacopo De Francisco, che terminerà la propria collaborazione con la banca a fine febbraio. De Francisco ha ricoperto il ruolo di vice direttore generale vicario dal mese di giugno 2015. Il consigliere delegato, Fabrizio Viola, a nome del cda, ringrazia De Francisco «per l'attività svolta ed il contributo apportato con competenza e professionalità e gli augura di raccogliere nuovi successi professionali».
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