Nasce in Fvg il sistema basato su tecnologia laser scanner che rileva i profili dei veicoli in transito nelle aree portuali
TRIESTE - Le più recenti tendenze della logistica assegnano ai porti di tutta Europa un ruolo di primo piano nel trasporto di merci e passeggeri: per le autorità portuali è dunque fondamentale riuscire a tracciare, con il maggiore dettaglio possibile, il numero dei veicoli in transito e i carichi che trasportano.
Proprio a questa esigenza specifica risponde il progetto SPATA (Sistema di Profilazione Automatica dei mezzi di Trasporto in Area portuale), che ha sviluppato un innovativo sistema basato su tecnologia laser scanner che rileva i profili dei veicoli in transito.
Posizionato all’ingresso delle aree portuali, il sistema consente di avere indicazioni in tempo reale sui mezzi che entrano e sui carichi che trasportano.
SPATA è infatti in grado di individuare in modo automatico parametri quali numero e tipologia dei veicoli in transito, dimensioni dei veicoli e dei loro carichi; inoltre rileva le sagome dei veicoli e traccia i codici ISO dei container.
Numerosi i benefici per i gestori dei porti: da una riduzione del numero di operazioni manuali di verifica dei mezzi alla disponibilità di informazioni statistiche sull’attività del porto, fino ad una più efficiente gestione dell’imbarco dei mezzi e delle merci.
Il progetto SPATA è co-finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nell’ambito del POR FESR 2014-2020 ed è realizzato da Comark Srl, azienda specializzata nel settore del monitoraggio del traffico e dei sistemi per parcheggi, Università di Udine e e-laser Srl, realtà insediata a Friuli Innovazione dal 2007, che offre prodotti e servizi legati al telerilevamento del territorio e dell’ambiente.
Il network vincente che ha portato alla nascita di SPATA si è sviluppato nell’ambito di Friuli Innovazione che, in qualità di acceleratore d’impresa, ha messo in contatto Comark Srl con la sua insediata e-laser e con il socio Università di Udine.
Friuli Innovazione, acceleratore di impresa con una decennale esperienza in azioni di trasferimento tecnologico e diffusione della cultura imprenditoriale e dell’innovazione, si è anche occupato delle attività di coordinamento progettuale, diffusione e divulgazione dei risultati del progetto SPATA.
Le attività di sperimentazione di SPATA si sono invece svolte presso il Porto di Trieste, la cui collaborazione ha permesso di posizionare il sistema SPATA nell’area di ingresso dei mezzi in porto.
In questo modo l’Autorità portuale ha potuto ricevere in tempo reale i dati dei veicoli in transito e, in un secondo tempo, elaborare analisi statistiche sulle attività portuali.
Riproduzione riservata © il Nord Est