Nel biennio le imprese perderanno 671 miliardi di euro di fatturato a causa dell’emergenza Covid-19

Le previsioni aggiornate di Cerved Industry Forecast. Impatti molto diversificati tra i settori: cinema, trasporti e turismo i settori più colpiti, in rapida crescita l’e-commerce
Stazione Termini mascherine sui volti delle persone e treni in arrivo da Milano vuoti, causa la diffusione del virus. 8 marzo 2020ANSA/MASSIMO PERCOSSI
Stazione Termini mascherine sui volti delle persone e treni in arrivo da Milano vuoti, causa la diffusione del virus. 8 marzo 2020ANSA/MASSIMO PERCOSSI

UDINE - Il coronavirus potrebbe portare alle aziende italiane perdite di 510 e 670 miliardi di euro di fatturato tra il 2020 e il 2021.

Lo dice il nuovo Cerved Industry Forecast in cui Cerved ha rivisto in peggio le previsioni diffuse nel marzo scorso, quando parlava di un costo complessivo del coronavirus per i due anni compreso fra i 270 e 650 miliardi di euro di fatturato alle imprese italiane.

Le nuove previsioni immaginano un calo del fatturato di 348 miliardi nel 2020 nel caso di scenario positivo e di altri 161 miliardi nel 2021.

Nel caso di scenario negativo, il calo del fatturato sarebbe di 475 miliardi quest’anno e 196 miliardi il prossimo.

Questo pur immaginando un rimbalzo nel 2021, che non sarebbe in grado di riportare le aziende a fatturare quello che avrebbero fatturato in assenza di shock da Covid.

I due scenari ipotizzati da Cerved sono sof e hard

Nello scenario soft, in assenza di nuovi nuovi lockdown, lo shock economico sarà seguito da una rapida ripresa, con pochi fallimenti, tenuta della capacità produttiva e dei redditi delle famiglie, assenza di crisi finanziarie, politica economica e monetaria di pieno supporto dal lato della domanda e dell’offerta e rallentamento della congiuntura economica globale.

Nello scenario hard si ipotizzano ulteriori chiusure, anche solo territoriali, che porteranno a una recessione più marcata nel 2020 e rallenteranno la ripresa economica del 2021.

Il peggioramento delle previsioni riguarda soprattutto lo scenario soft.

L’ipotesi “migliore” è passata infatti da un calo del fatturato del 7,4% a un calo del 12,7% (appunto 348 miliardi in meno invece di 220 miliardi), mentre per il 2021 si immagina un ulteriore calo del fatturato di 161 miliardi (contro i 55 miliardi previsti a marzo).

Lo scenario più pessimistico è invece in linea con le proiezioni di marzo (-18% contro -17,8% per il 2020).

Si stima una caduta del Pil compresa tra l’8,2% e il 12% nel 2020.

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