Nel pordenonese una malattia rinsecchisce i grappoli: danni gravi in un centinaio di aziende
A lanciare l’allarme è il presidente di Agrifondo, Valerio Nadal che parla di una vera e propria “persecuzione” per le imprese agricole della destra Tagliamento, l’area più colpita dalla flavescenza

PORDENONE. Non bastava la siccità a colpire duramente il comparto vitivinicolo della provincia pordenonese, dove – segnala Agrifondo Fvg e Veneto – si registra il maggior numero di danni provocati dalla flavescenza dorata in Friuli Venezia Giulia.
A segnalare conseguenze importanti per le coltivazioni a vigneto sono oltre un centinaio di aziende, dove le perizie (118 finora) condotte da Agrifondo, associazione interregionale che si occupa di indennizzi, riconosciuta dal Ministero delle politiche agricole soggetto gestore dei fondi per i rischi climatici e per la tutela del reddito settoriale, confermano la presenza della malattia nelle viti.
A lanciare l’allarme è il presidente di Agrifondo, Valerio Nadal che parla di una vera e propria “persecuzione” per le imprese agricole della destra Tagliamento, l’area più colpita dalla flavescenza, una malattia epidemica i cui primi sintomi si verificano generalmente in luglio, ma in annate particolarmente calde e siccitose si evidenziano già a metà giugno e possono interessare grappoli, foglie e tralci.

In particolare i grappoli nelle viti colpite da tale malattia raggrinziscono progressivamente fino a disseccare in modo parziale o totale e ciò ovviamente rappresenta il maggior danno economico per il settore vinicolo, visto che il grappolo diventa inutilizzabile per la vendemmia.
«La situazione ci sta preoccupando fortemente – conferma Nadal – perché una volta comparsi i sintomi, si possono risolvere solo con l’espiantazione della vite. Davvero un’estate difficile – prosegue il presidente di Agrifondo – oltre alla siccità e alle fitopatie i nostri imprenditori devono far fronte anche ai problemi causati dagli animali selvatici. Su questo fronte i nostri tecnici stanno lavorando per capire l’entità dei danni in particolare ai prodotti orticoli, ai seminativi nella prima fase e alle colture da frutta. Come sempre in queste occasioni – ribadisce il presidente Nadal – cercheremo di andare incontro alle richieste degli imprenditori. L’obiettivo è quello di tutelare il reddito dei nostri agricoltori, alle prese con un’annata davvero molto complicata se non eccezionale».
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