Nel primo semestre 2019 l'occhialeria continua a puntare sull'export

Stati Uniti, Germania e Spagna i principali paesi che sostengono le esportazioni del settore. Il mercato interno invece rimane sempre debole

MILANO - A livello globale il primo semestre del 2019 ha confermato il rallentamento generale dell’economia già evidenziato nel 2018.

Le tensioni commerciali con la Cina e l’andamento meno brillante delle economie di Stati Uniti e Germania hanno contribuito ad accrescere l’incertezza.

Il focus sull’Italia riporta il quadro di un’economia frenata.

ANFAO (Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici) ha diffuso, in questo contesto, i dati del settore occhialeria relativi al periodo gennaio-giugno 2019.

Nonostante il clima generale, il primo semestre del 2019 ha visto una buona performance dell’occhialeria italiana sui mercati internazionali con una crescita tendenziale in valore dell’export complessivo del 7,4%.

Nel dettaglio la crescita in valore è stata del 10,3% per le montature e del 5,7%, per gli occhiali da sole.

Relativamente alle aree geografiche, le esportazioni del settore nel primo semestre del 2019 hanno registrato risultati positivi in tutte le principali aree di sbocco: in America hanno fatto segnare un +12,3%, in Europa +4,4%, in Asia +6,1%.

In netto recupero anche l’export dell’occhialeria italiana in Africa (+7,1%). 

“La prima metà del 2019 per l’occhialeria italiana rappresenta una boccata d’ossigeno importante e rimpolpa la crescita contenuta con cui avevamo chiuso il 2018. Sicuramente l’Euro debole e i dazi USA sui beni cinesi possono aver contribuito in parte a questo risultato, non dobbiamo dimenticare però che l’export da sempre è il core business dell’occhialeria italiana (è rivolto all’export oltre il 90% della nostra produzione) e che tutti lavoriamo in questa direzione” dichiara Giovanni Vitaloni, presidente di ANFAO.

Se dal fronte delle esportazioni arrivano notizie più che confortanti per il settore, il mercato interno, nonostante le speranze di una inversione di marcia, resta fiacco e i consumi continuano a essere negativi.

Il sell-out monitorato da GfK registra un decremento in valore dell’1,4% rispetto al primo semestre del 2018.

A livello di prodotto continua a essere l’occhiale da sole a soffrire maggiormente, mentre a livello di canale è l’ottico indipendente a essere più sollecitato rispetto alle catene.

Quali sono le prospettive per i prossimi mesi?

“È difficile poter fare una previsione perché l’incertezza a livello internazionale, che è sempre il nemico principale con cui dobbiamo combattere, resta alta e il nostro mercato sta cambiando molto velocemente, forse più di quanto le aziende, soprattutto medie e piccole siano in grado di adeguarsi. Speriamo che l’export continui a viaggiare su questi livelli e che il mercato interno, spinto da un miglior clima complessivo e da una auspicata stabilità politica possa finalmente recuperare” afferma Giovanni Vitaloni.

E aggiunge: “Come sistema associativo cercheremo di essere sempre più efficaci e reattivi per aiutare le nostre aziende su tutti i mercati. In tale direzione vanno il programma di internazionalizzazione e tutti i nuovi servizi che abbiamo predisposto: primo tra tutti un programma di formazione rivolto alla forza vendita delle aziende in collaborazione con SDA Bocconi sul versante commerciale/marketing e la nascita del Politecnico dell’Occhiale con CERTOTTICA sul fronte della formazione tecnica e di prodotto”.

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