Nella Fase 3 occorre investire nell'industria
TRIESTE - «L’Italia non può investire ovunque, ma deve intervenire dove esiste una base industriale seria su cui concentrare le risorse. Sono 30 anni che mi occupo di Ricerca e da almeno 25 lo sottolineo: le aziende devono fare ricerca finalizzata al prodotto, dato che i prodotti devono essere concordati con le esigenze e le richieste del cliente. È inutile fare investimenti a pioggia su sistemi che non rispondono ai requisiti dei clienti, come è spesso avvenuto in passato. Si tratta di un meccanismo virtuoso per l’industria, altrimenti senza i clienti, la ricerca fine a se stessa non porta a un’espansione per il futuro».
Così l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, nel corso del webinar «Covid-19 e resilienza: ripartire dall’industria della difesa», organizzato da Rivista italiana difesa (Rid).
«Se abbiamo perso il treno su alcuni settori, dobbiamo metterci una pietra sopra, e andare invece ad investire in settori dove già abbiamo sviluppato basi importanti, che consentano di contare di più a livello geopolitico», ha evidenziato Bono, sottolineando come, se il Qatar, che è storicamente un «feudo francese», si è rivolto all’Italia per la fornitura di navi da superficie, «qualcosa per la Francia non ha funzionato».
«L’apertura cantieri in Wisconsin nel 2008/2009, in piena crisi finanziaria e da molti criticata, si è dimostrata scelta lungimirante che ha contribuito alla vittoria della gara per le future», ha concluso Bono.
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