Nidec Asi cresce e investe in Campania
MONFALCONE - Nidec Asi cresce e investe in Campania.
Il Gruppo, che ha sede a Monfalcone (Gorizia) è pronto a fare nuove assunzioni nello stabilimento della Motortecnica di San Cipriano Picentino, in provincia di Salerno, dove ha già assunto 12 tecnici a marzo portando l'occupazione complessiva a oltre 90 unità.
Lo dice il presidente della Nidec Asi, Giovanni Barra, che non nasconde la soddisfazione per un'operazione che, un anno fa, ha portato l'aziemda all'acquisizione della fabbrica salernitana (specializzata nella revisione, riparazione e revamping di macchine elettriche), facendola così entrare a pieno titolo nell'orbita di Nidec, il colosso giapponese dei motori per applicazioni domestiche e industriali (quotato al Nikkey), che alcuni anni fa aveva rilevato lo stabilimento della Sole a Pordenone (ex Electrolux components companies e poi Acc, Appliances components companies) che fattura oltre 10 miliardi di dollari all'anno e conta più di centomila dipendenti.
«In Campania abbiamo trovato lavoratori preparati, motivati, sempre pronti a tirarsi su le maniche, come negli altri nostri stabilimenti, e soprattutto orgogliosi di trasformare una sorta di "officina di riparazioni" in un centro di eccellenza europea per i generatori idroelettrici che oggi sa disegnare, progettare e realizzare macchine e motori per far loro acquisire efficienza fino a un 30% in più. E non è una bella favola, perché quella che nasce in questo gioiellino industriale nel cuore dei monti Picentini è una tecnologia, un'ingegneria, di tale eccellenza che la vendiamo anche ai colossi dell'energia in Francia e in Germania, le culle proprio di tecnologia e ingegneria».
Nata 40 anni fa per iniziativa di imprenditori locali, Motortecnica è stata acquisita da Nidec Asi con l'obiettivo di continuare a sviluppare il proprio business di after sales e service, uno dei fiori all'occhiello della multinazionale italiana che quattro anni fa ha rilevato la Ansaldo Sistemi Industriali e che oggi ha stabilimenti e sedi in Italia, Francia, Germania, Romania, Russia, Usa, Abu Dhabi, Giappone e Cina, con clienti in 86 Paesi, 1600 dipendenti e una previsione di fatturato di 400 milioni di dollari per il 2016.
«In questo gruppo Motortecnica si è integrata perfettamente e s'integrerà in maniera sempre più sinergica con le attività che sviluppiamo, in particolare con lo stabilimento di Monfalcone (Gorizia), il cuore della produzione e ingegnerizzazione di 244 motori elettrici oil&gas che Nidec Asi fornirà alla Russian Electric Motors per un valore di 125 milioni di dollari», spiega Barra che delinea un futuro di crescita per lo stabilimento salernitano e per l'intero gruppo.
Un percorso che ha visto il team coordinato da Barra far aumentare gli ordini del 59% in due anni e il fatturato del 29% nel 2016 rispetto all'anno precedente.
Una crescita all'insegna dell'internazionalizzazione e dell'apertura ai mercati globali: dal 2013 al 2016 il fatturato Italia è sceso dal 53% al 4%, quello dell'Europa è calato 72% al 31% e quello extraeuropeo è schizzato dal 28% al 69%.
Motortecnica è uno dei protagonisti di questo processo con i 4/5 del suo fatturato (11 milioni di euro) realizzati all'estero (soprattutto Francia, Germania e Sud America) e un riconoscimento non da poco per i suoi lavoratori che, nei giorni scorsi, hanno visto arrivare in fabbrica Shigenobu Nagamori, presidente e Ceo del colosso giapponese.
Nagamori si è fermato a parlare a lungo con loro e alle decine di domande di tecnici e operai ha risposto che Nidec non è un fondo di private equity e che non ha mai venduto o chiuso un solo stabilimento nel mondo.
E quando un lavoratore gli ha posto la stessa domanda che gli aveva già fatto un operaio americano («Mi aumenterai lo stipendio?»), Nagamori ha risposto nello stesso modo: «Ce ne sarà anche per te, perché noi premiamo il merito».
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