Noi Techpark, le quattro aree strategiche su cui punta l'Alto Adige
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BOLZANO. Dodici ettari dedicati alle nuove tecnologie nei 4 macro-settori dell'efficienza energetica green, del food, dell'automotive e del digitale. Un progetto da 100 milioni spesi in 5 anni a cui se ne sono aggiunti fino ad oggi altri 20 per la ricerca e lo sviluppo dei 40 laboratori di innovazione presenti nel sito.
Il Noi Tecpark di Bolzano ha aperto i battenti solo 3 anni fa, ad ottobre 2017, riqualificando una vasta area che era stata una grande azienda siderurgica dell'alluminio sorta negli anni trenta per imporre uno sviluppo industriale ad un area precedentemente artigianale e rurale come quella delle valli dell'Alto Adige.
Un progetto, frutto della collaborazione tra la Provincia, la Libera Università di Bolzano, e 4 importanti centri di ricerca del territorio (Eurac, Fraunhofer Italia, Laimburg e Casa Clima), che ora offre i suoi servizi e i suoi spazi di innovazione ad un vasto territorio che non corrisponde più necessariamente all'area della provincia altotesina.
Ad oggi, con una progressione che ha visto quasi il raddoppio del personale nell'arco di tre anni, sono circa 700 le persone che lavorano stabilmente in quella parte dell'area industriale ad oggi riqualificata (circa il 30% dei 12 ettari complessivi) e messa a disposizione del Noi Techpark di Bolzano.
In questi spazi sono 35 le start up e 40 le imprese strutturate che hanno scelto di installare qui le loro divisioni di Ricerca e Sviluppo.
«La provincia di Bolzano ha scommesso assieme a partner tecnologici di altissimo profilo sulla capacità di innovare di questo territorio dando al tessuto economico di riferimento una grande opportunità di crescita e di sviluppo» ha detto Hubert Hofer, vicedirettore del Noi Techparck.
Video. Il laboratorio per l'efficientamento energetico
«Uno sviluppo che è stato pensato per accelerare quelle che sono le competenze principali della nostra cultura industriale: qui abbiamo eccellenze della ricerca e del trasferimento tecnologico, nell'ambito delle nuove tecnologie costruttive e dell'efficienza energetica, nel food e nella digitalizzazione che è di fatto una delle specializzazioni della nostra Libera Università di Bolzano. Ma abbiamo una specializzazione anche nell'automotive che vede in alcune nostre valli, come la Pusteria, aree ad alto tasso di presenza di imprese del settore. Proprio a Brunico infatti è stata posta nei giorni scorsi la prima pietra di un nuova filiale del Noi Techpark il cui obiettivo sarà proprio quello di favorire la transizione tecnologica di quel tessuto di imprese verso le nuove tecnologie legate alle motorizzazioni ibride, elettriche e all'Idrogeno».
Un progetto i cui obiettivi sociali sono altrettanto sentiti dai vertici del Noi Techpark. «Questo polo ha anche una altra funzione, quella di attirare talenti dal resto del mondo nel contempo arginando la fuga dei cervelli di questi territori» ha concluso Hofer. «Solo un polo tecnologico attrattivo per le imprese e per la ricerca e può fare da centro gravitazionale di quelle forze giovani e competenti che sono il vero nerbo del futuro economico di una comunità».
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