Nuovo vertice per Cantina Valpolicella Negrar
In occasione dei 90 anni di vita la cooperativa storica Cantina Valpolicella Negrar si rinnova, portando al vertice due giovani come Giampaolo Brunelli, neopresidente di 44 anni, e Alessia Ceschi, vicepresidente di 33 anni, carica ricoperta per la prima volta da una donna nella storia dell’azienda vinicola. Giampaolo Brunelli, 44 anni, dottore commercialista e professore a contratto all'Università di Verona è il 14° presidente

In occasione dei 90 anni di vita la cooperativa storica Cantina Valpolicella Negrar si rinnova, portando al vertice due giovani come Giampaolo Brunelli, neopresidente di 44 anni, e Alessia Ceschi, vicepresidente di 33 anni, carica ricoperta per la prima volta da una donna nella storia dell’azienda vinicola. Giampaolo Brunelli, 44 anni, dottore commercialista e professore a contratto all'Università di Verona è il 14° presidente di Cantina Valpolicella Negrar.
Ad affiancarlo nel suo mandato triennale in qualità di vicepresidente Alessia Ceschi, avvocato a Verona e appassionata di montagna. Entrambi sono nati a Negrar di Valpolicella, sono figli di viticoltori soci pluridecennali della cantina e hanno già avuto esperienza direzionale nei trascorsi direttivi. Saranno al vertice di un’impresa fatta da 240 soci viticoltori, che li hanno eletti a larga maggioranza.
“Lavoreremo in continuità con quanto fatto dal consiglio precedente – afferma Brunelli – realizzando, confido entro il 2025, a investimenti già programmati volti a realizzare una trentina di vasche dalla capacità di 53 mila ettolitri, che consentiranno di aumentare la nostra capacità di stoccaggio di vini che necessitano un lungo affinamento. Inoltre, porteremo a conclusione un ampliamento della cantina di 2.700 metri quadrati, destinati in parte a magazzino e in parte ad un impianto di imbottigliamento da 12 mila bottiglie all'ora. Desideriamo inoltre ampliare la base sociale, in modo da rafforzare la capacità produttiva e allargare i nostri mercati ma soprattutto facendo valere la nostra storicità. Ultimo ma non meno importante progetto ambizioso, quello di gettare le basi per realizzare un bilancio di sostenibilità”.
Rimane al suo posto Daniele Accordini, da anni direttore generale ed enologo di Cantina Valpolicella Negrar: “Sono poche le cantine che hanno resistito nel tempo in provincia di Verona – racconta Accordini - anzi, direi che c'è stato un cambio di geografia enologica in Valpolicella e la nostra cantina, da gregaria di aziende protagoniste negli anni '60 del secolo scorso, oggi è divenuta un primario interprete del territorio con una propria identità e riconoscibilità, in grado di intercettare il consumatore che vuole e cerca la filiera corta”.
Cantina Valpolicella Negrar festeggia i 90 anni di storia con un fatturato 2022/23 di quasi 45 milioni, una produzione che supera gli 8 milioni di bottiglie all’anno, su oltre 700 ettari di vigneti, di cui 140 bio, che ne fanno il più grande produttore di vini bio della Valpolicella. Tra le iniziative recenti che l’hanno vista protagonista, l’aver candidato con successo le colline terrazzate della Valpolicella - un paesaggio formato da coltivazioni di vite secondo pratiche tradizionali, coltivazioni di olivo e ciliegio, prati arborati, contrade e borghi, oltre 100 ville venete e pievi antiche – all’iscrizione nel registro nazionale dei paesaggi rurali storici, da parte del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.
Candidatura anche per la Valpolicella storica a sito patrimonio mondiale dell'agricoltura secondo il programma GIAHS (Globally Important Agricultural Heritage Systems) avviato dalla FAO. Infine, ha raccontato in modo non convenzionale Gabriele d'Annunzio, nel 160° anniversario dalla sua nascit, realizzando Fratefoco, un Valpolicella Ripasso Doc Classico Superiore, grazie all’accordo tra la Fondazione Il Vittoriale degli italiani, e Domìni Veneti, premium brand della Cantina.
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