Occupazione, è corsa alle assunzioni per beneficiare degli incentivi
UDINE. La corsa alle assunzioni entro fine anno per usufruire dello sgravio contributivo, previsto dalla legge di stabilità dell'anno scorso, condurrà a un incremento "pompato" di nuovi occupati che si presume si sgonfierà a breve, quando stabilizzare i lavoratori non sarà più così conveniente.
Se ne è parlato a Buttrio, in Villa di Toppo-Florio, al convegno "Jobs act: l'evoluzione dei contratti di lavoro", organizzato dal Consiglio provinciale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro di Udine, in collaborazione con l'Ancl e gli Ordini di Gorizia, Pordenone e Trieste.
All'evento, moderato da Roberto Re, presidente dell'Ancl-Unione provinciale di Udine, hanno partecipato 170 consulenti del lavoro della regione (in totale sono circa 500 in Fvg, la maggior parte concentrati nel capoluogo friulano); al centro del convegno, a cui ha partecipato la presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine Marina Calderone, il ruolo di terzietà della figura del consulente del lavoro, chiamato a garantire il rispetto delle norme in materia di diritto del lavoro e legislazione sociale, oggi alle prese con otto nuovi decreti legge del Jobs Act.
"Festeggiamo 50 anni dell'Ordine di Udine – ha detto la presidente nazionale – e nel frattempo ci innoviamo assieme alla società; nell'area giuridico-economica siamo la categoria col miglior approccio alla tecnologia, in cui investiamo molto. Invitiamo i giovani consulenti del lavoro a fare rete e a mettere in relazione i saperi, spingendo verso le aggregazioni professionali".
Stesso suggerimento vale per le imprese clienti, a cui viene consigliato, se in difficoltà, "di non chiudere per non perdere il presidio del mercato. La crisi ci ha reso simili ovunque nel paese, nord e sud d'Italia di sono avvicinati, si è ritrovata un'unità di intenti".
Circa i dati dell'occupazione "gonfiati" per quest'anno dall'incentivo degli sgravi contributivi, che nel 2016 si ridurranno al 40%, saranno da verificare a gennaio. ù
Intanto ad oggi la disoccupazione in Fvg è sotto l'8%. Nel prossimo triennio le previsioni vedono la percentuale ulteriormente in calo (7,5 nel 2016, 6,8% nel 2017, 6,2% nel 2017, contro il dato nazionale di 12, 11,3 e 10,6).
"Sarà una discesa progressiva e senza interruzioni – conferma Marina Calderone - se le aziende godranno di un più agevole accesso al credito, se faranno investimenti e se, soprattutto, le promesse di semplificazione amministrative non saranno disattese".
Non saranno gli sgravi a creare occupazione strutturale, bensì la riduzione del cuneo fiscale o contributivo: un dipendente che guadagna 1000 euro costa al datore di lavoro 2300 euro, il 115% in più.
Hanno poi approfondito le nuove competenze attribuite dal Jobs Act alla categoria e le modifiche che la riforma apporta ai contratti di lavoro (collaborazioni, mansioni, part-time, stabilizzazioni, conciliazioni, dimissioni) Rosario De Luca, presidente della Fondazione Studi dell’Ordine Consulenti del Lavoro, e l'esperto Luca Caratti, consulente del lavoro.
Per l'occasione è stato presentato un libro sul 50° anno dalla costituzione dell’Ordine provinciale, in cui si ricorda, ripercorrendo tutte le tappe, le persone che si sono impegnate per il buon andamento dell’Ordine e per la crescita della professione.
"La nostra è una figura che svolge una funzione sussidiaria sempre più ampia – ha osservato Calderone –, una stampella qualificata della pubblica amministrazione, che quando non riesce ad assolvere ai servizi delega altri soggetti, affinché siano garantiti i diritti dei cittadini e le obbligazioni della Stato".
Un anello di congiunzione tra aziende e lavoratori, a tutela di entrambi; vocata all'innovazione, è chiamata alla formazione continua e all'aggiornamento. Un importante riferimento per il mercato del lavoro, che questi professionisti presidiano tramite l'osservatorio privilegiato dei 106 consigli provinciali dell'ordine professionale. In Fvg il ruolo del consulente del lavoro è ancora più delicato: la particolare posizione geografica estende il territorio di competenza e amplia le problematiche da affrontare, come la delocalizzazione e la motivazione a "restare" in regione.
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