Oliviero Toscani, un muro di volti a Berlino: «Così ho fatto il ritratto alla Germania»

La mostra con Generali Deutschland visibile a Potsdamer Platz a Berlino fino al 15 giugno, Il fotografo: mosaico di identità e multiculturalismo

Piercarlo Fiumanò
Oliviero Toscani con Giovanni Liverani, Ceo di Generali Deutschland
Oliviero Toscani con Giovanni Liverani, Ceo di Generali Deutschland

TRIESTE È un caleidoscopio di volti che riflette il multiculturalismo e l'evoluzione della società tedesca. L’installazione fotografica "The Germans of the 21st Century" di Oliviero Toscani, cento ritratti che rappresentano il nuovo corso di un Paese che vuole liberarsi di stereotipi e dogmi accogliendo le influenze dall'esterno, sta diventando motivo di riflessione in Germania, come accade sempre per le installazioni del fotografo famoso anche per le campagne choc per Benetton. La mostra, visibile fino al 15 giugno a Berlino nella simbolica Potsdamer Platz, è stata realizzata da Toscani in collaborazione con Generali Deutschland, la compagnia tedesca del Leone guidata dal triestino Giovanni Liverani. Da Monaco a Colonia e da Berlino ad Amburgo, Toscani ha fotografato oltre 800 tedeschi del XXI secolo in ogni angolo della Repubblica Federale: «Ogni volto è un tassello del mosaico che acquista valore nella sua interezza. A ciascuno ho semplicemente chiesto di guardare nell’obiettivo». Pubblicata anche in volume la serie di ritratti di Oliviero Toscani, è composta da un totale di 800 fotografie. Oltre alle foto, le circa 250 pagine del libro contengono anche articoli e analisi sul progetto artistico «I tedeschi del 21° secolo».

Da questo lavoro il fotografo ha ricavato una cinquantina di ritratti che sono diventati parte della installazione a Potsdamer Platz: «Questo lavoro è una prova impressionante della mutata percezione e immagine di sé dei tedeschi e allo stesso tempo una testimonianza della diversità e dell'inclusione come fondamento del progresso».

L'installazione di Oliviero Toscani a Berlino
L'installazione di Oliviero Toscani a Berlino

«Il mondo -commenta Oliviero Toscani- ha ancora un'immagine molto fissa e unilaterale dei tedeschi: alti, biondi, con gli occhi azzurri. L'ho sempre rifiutato perché è semplicemente sbagliato. E stupido. Non si può dire: così sono i tedeschi. Ai miei occhi, la Germania è oggi il paese più avanzato del mondo. È il Paese da cui imparare. Chi viene in Germania avverte immediatamente che è un paese completamente diverso da quello di una volta. La visione della Germania è più avanzata di quella del resto del mondo. Questo è stato il pensiero alla base della mia idea».

Per Giovanni Liverani, amministratore delegato di Generali Deutschland Ag, la mostra ha una potente forza artistica: «Generali nasce nel 1831 a Trieste. Siamo in Germania dal 1837. Nello spirito del multiculturalismo che è nel nostro Dna, abbiamo voluto celebrare il 190° anniversario della nostra fondazione portando questa installazione in Germania. Soprattutto in tempi come questi, in cui le conseguenze della pandemia, una guerra sul suolo europeo e le sfide economiche mettono a dura prova la società, è importante sottolineare ciò che abbiamo in comune e ciò che ci unisce. Questo è esattamente lo scopo della nostra mostra. Non poteva esserci artista migliore di Oliviero Toscani per realizzarlo. É un messaggio di pace alla Germania e all'umanità intera». Chi vuole farsi un’idea del progetto senza andare a Berlino può accedere al sito https://www.toscanideutschland21.de/.

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