Operazione Aphrodite: maxi sequestro di merce contraffatta venduta sui social
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Unione Europea, 03 maggio 2018 - 10.000 sono i negozi on line, che vendevano le merci più impensabili - ma contraffatte - chiusi nel corso della più grande operazione europea di contrasto rivolta al mondo dei social network. Indagini congiunte dell’Intellectual Property Crime Coordinated Coalition (IPC³) di E UROPOL , della Guardia di Finanza italiana e delle Autorità di Polizia provenienti da nove Stati membri dell'Unione europea, hanno portato al sequestro di 20.000 prodotti contraffatti e alla chiusura di oltre 1.000 conti.
In offerta vi erano articoli sportivi, medicine, telefoni cellulari, borse, gioielli, occhiali da sole, abbigliamento, orologi, profumi e cosmetici, IPTV set - top - box illegali e contenuti digitali on - line.
L’ operazione APHRODITE, gestita con la collaborazione di Belgio, Bulgaria, Cipro, Grecia, Irlanda, Italia, Portogallo, Spagna e Regno Unito, ha portato alla individuazione di oltre 250 responsabili per l’offerta in vendita di merci contraffatte e di contenuti pirata, e alla denuncia penale di un centinaio di loro.
Numerose sono le indagini ancora in corso.
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Internet continua ad essere un importante veicolo per la commissione di reati contro la proprietà intellettuale , in quanto utilizza nuovi ed emergenti piattaforme, come i social media , che hanno semplificato e velocizzato la pubblicazione e la condivisione delle offerte di prodotti contraffatti e pirata ad un pubblico sempre in maggiore espansione.
EUROPOL ha il delicato ruolo di esaminare la portata del fenomeno, monitorare i social media e le piattaforme di vendita per raccogliere elementi investigativi che diventano, poi, oggetto di approfondimento a cura delle law enforcement nazionali.
La crescita esponenziale di piattaforme Internet ha colpito anche lo sviluppo dei mercati online o e-store che possono essere considerati canali alternativi alla vendita al dettaglio e che, spesso, usufruiscono di q uesti nuovi mercati per perpetrare attività illecite.
I venditori pubblicizzano le merci contraffatte con semplici messaggi che indicano prodotto e prezzo.
I dettagli della transazione sono definiti attraverso altri canali di comunicazione (applicazioni di messaggistica o telefonicamente sotto nomi diversi).
Le spedizioni vengono affidate ai corrieri e il pagamento viene solitamente effettuat o tramite carte prepagate o Paypal. L’ esplorazione metodica del web permette di rilevare, poi, i conti di destinazione.
Di grande ausilio investigativo sono i normali motori di ricerca sui portali di annunci e sui social media.
È importante una corretta informazione dei consumatori su l corretto uso dei social e su come queste piattaforme possano essere appannaggio di reti criminali.
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