Padoan: «È il momento della crescita»

Il ministro dell’Economia alla scuola di formazione politica del Pd parla anche del sistema bancario italiano, più forte di quello tedesco

«Fortunatamente siamo usciti dalla recessione. Il compito della politica ora è passare alla crescita». Così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan alla scuola di formazione politica del Pd a Roma.

«Il modo migliore di abbattere il debito è crescere. È il debito rispetto al Pil quello importante, non in senso assoluto. I mercati ci dicono che conta se il debito aumenta o diminuisce, per loro conta la direzione. E nel 2016 inizierà a diminuire, dopo molti anni di aumento. Non ci sono scorciatoie per la crescita. Vogliamo una crescita che si liberi del passato, che si liberi dei rischi di declino, che esca dalla recessione e che crei lavoro in modo solido, consistente e permanente La direzione deve essere verso il basso e come dice la Commissione europea nel 2016 il debito comincerà a diminuire dopo molti anni».

Quanto al sistema bancario italiano, Padoan sottolinea che «ha resistito a questa crisi senza maggiori crisi e senza aiuti di stato, contrariamente alla Germania dove sono stati messi più di 200 miliardi di euro, è un sistema molto solido. Il governo ha messo in atto riforme e ne introdurrà altre in settimane che rafforzeranno ulteriormente il sistema bancario».

E ancora: «Non ci sono scorciatoie per la crescita. Gli strumenti di politica economica a disposizione sono la riduzione delle tasse, le misure di sostegno agli investimenti, le riforme strutturali. L’Italia ha avuto 3 anni o 4 di recessione, ha perso 10 punti di Pil ed è un paese che si fonda quasi esclusivamente sul credito». E sul lavoro: «Non è la finanza, non è il debito pubblico, è come tutto ciò serve a creare lavoro. Gli altri sono strumenti, è il lavoro il fine».

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