Padova e Treviso, scatta la fusione in Confindustria

Il 15 giugno le assemblee per la ratifica dell'aggregazione che farà nascere, per rappresentanza, la seconda associazione confindustriale del Paese

TREVISO - Quasi 170 mila imprese e 800 mila addetti, un valore aggiunto da 12,8 miliardi di euro ed esportazioni per 22,5 miliardi nel 2017, pari al 5% dell’ export nazionale.

Sono questi alcuni dei numeri che Padova e Treviso metteranno assieme domani, 15 giugno, con l’assemblea per la fusione fra le rispettive Confindustrie locali, che creeranno di fatto la seconda territoriale d’Italia e uno dei primi poli manifatturieri in Italia, omogeneo e complementare nei settori produttivi rappresentati, con un attivo commerciale di 9,2 miliardi (59,5% del Veneto).

A un anno dal mandato conferito ai presidenti dalle rispettive basi associative, e dopo un lungo e approfondito confronto tra gli imprenditori, Unindustria Treviso e Confindustria Padova sottoporranno alle rispettive assemblee la proposta di integrazione delle due associazioni per costruire insieme un’unica associazione.

L’indagine congiunturale congiunta realizzata con Fondazione Nord Est su un campione di 500 aziende delle due province, evidenzia come si allunghi la striscia positiva dell’industria di Padova e Treviso, sia pur assestata su un ritmo più basso.

Nel primo trimestre 2018 la produzione aumenta su base annua del +0,1%, dopo il solido +2,8% messo a segno nella media del 2017 (+4,2% nel quarto trimestre).

Performance migliore per il metalmeccanico (+0,6%) e per le imprese tra 20 e 49 addetti (+1,9%).

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