Parte il Salone del Mobile. «L’arredo è in crescita»

L’area studi di Mediobanca rileva il sentiment positivo delle imprese. Feltrin, Federlegno: «A Milano l’eccellenza produttiva del made in Italy»

Elena Del Giudice
Stand di Fantoni al Salone del mobile
Stand di Fantoni al Salone del mobile

Aspettative improntate all’ottimismo, sebbene cauto, per un 2024 con prospettive migliori rispetto ai saldi del 2023, tra le imprese del secondo comparto manifatturiero nazionale: il legno-mobile-arredamento. Un sentiment che accompagna l’inaugurazione del Salone del Mobile che apre oggi a Milano, il più importante appuntamento mondiale del settore e per le imprese nordestine che realizzano poco meno del 40% dell’export nazionale dei prodotti di riferimento.

È l’Area studi di Mediobanca con i risultati del suo Osservatorio sulle imprese dell’illuminazione e arredo italiano, che rileva come «il 58% delle imprese prevede un incremento del fatturato nel 2024 mentre il 21% si attende di rimanere sui livelli del 2023 e il residuo 21% prospetta un calo delle vendite. Ancora più fiducia sulle vendite oltreconfine dove il 65% delle intervistate prevede di poter chiudere l’anno con una variazione positiva».

In generale l’incremento medio delle vendite totali previsto dovrebbe essere «pari a circa il 5%, a meno di nuove tensioni del contesto geopolitico». Il posizionamento sul mercato di fascia alta ha garantito alle imprese performance migliori, secondo Mediobanca, che hanno mandato in archivio il 2023 con un fatturato in crescita del 3,4% (+0,7% verso l’estero), sebbene con una riduzione dei margini (che ha interessato oltre il 57% delle imprese intervistate) «confermando lo stato di salute di questo segmento che negli ultimi anni è stato capace di rafforzare la propria posizione anche in momenti complessi», si legge nel report. Momenti che perdurano, come ricorda il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin, «complici i conflitti in corso, l’inflazione che non scende e i tassi di interesse ancora troppo elevati per imprese e famiglie, ci pongono di fronte a sfide sempre più complicate che la Federazione è chiamata ad affrontare con uno sguardo di sistema». Ora «la filiera si presenta all’appuntamento con il Salone con un fatturato di 52,7 miliardi di euro, un saldo commerciale di oltre 8 miliardi di euro (+16,7%) rappresentando circa 300 mila addetti e poco più di 66 mila imprese» ricorda Feltrin.

Claudio Feltrin
Claudio Feltrin

«I consuntivi 2023 parlano di una contrazione della filiera sul 2022 del 7,8%, che non ci ha comunque sorpresi, arrivando da due anni eccellenti con performance oltre ogni attesa. Mercato italiano (32,8 miliardi di euro) ed export (quasi 20 miliardi di euro) si mantengono comunque sopra i livelli pre-pandemici del 2019» sottolinea il presidente di Fla, che dettaglia come il macrosistema arredamento, che vale circa 28 miliardi di euro, «arretra solo del 3,8%, ma resta ancora sopra i livelli pre-Covid. Le esportazioni, che pesano il 53% del totale, toccano i 15 miliardi di euro, mentre il mercato italiano a quota 13 miliardi registra un meno 3,7% dovuto in gran parte alle modifiche sui bonus edilizi. Estremamente positivo il saldo commerciale che sfiora i 10 miliardi di euro, a dimostrazione di come il nostro Made in Italy sia ancora attrattivo, e il Salone di Milano è il modo migliore per rinsaldare e ampliare questo rapporto con i mercati internazionali». Al Salone in questa edizione da record per quel che riguarda la partecipazione, ci sono una sessantina di aziende del Friuli Venezia Giulia e circa 170 del Veneto «con prodotti progettati e sapientemente realizzati sul nostro territorio - conclude Feltrin -, con una qualità che ha nella ricerca dei materiali, nella tecnologia e nella sostenibilità i suoi punti di forza».

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