Pedemontana, nodo velocità: "Auto a 130 chilometri l'ora" ma per Cdp non è autostrada
PADOVA Ancora nulla di fatto. Per il nuovo Piano economico finanziario (Pef) della Pedemontana veneta bisognerà attendere giovedì 1 settembre. «Ci siamo visti, ma è stato un incontro interlocutorio, anche perché le banche sono in ferie e ad agosto è difficile definire un Pef» ha detto ieri il commissario Silvano Vernizzi, a ridosso della riunione con il Consorzio Sis che ne ha la concessione.
«Sono ottimista e mi sembra che siamo impostati bene - ha poi aggiunto l’ingegnere -. Abbiamo analizzato a fondo lo studio della Cdp» che aveva contestato i volumi di traffico, contrapponendo ai 30 mila veicoli al giorno di Sis una stima dimezzata a 15 mila e, per questo, chiedendo un taglio delle tariffe per garantire la sostenibilità economica. Nodo fondamentale per mettere la firma sul bond da 1,6 miliardi che Jp Morgan è pronto a staccare. Nessun numero è trapelato ieri. Quello che si è intuito è che tra un taglio tra il 10 e il 20% dei pedaggi, Sis proporrà a Cdp una via di mezzo che potrebbe essere all’incirca del 14-15%. Ma è presto per dirlo. Quello che è certo è che Sis e Regione Veneto andranno a incontrare Cdp pronte a contrattare.
«Ci sono due incongruenze nello studio di Roma - spiega Vernizzi - il costo del tempo che per Cassa depositi e prestiti vale 9,50 euro, mentre mediamente in Italia si calcolano 15 euro e parliamo di viaggiatori nelle province ricche di Vicenza e Treviso». Si tratta della spesa sostenuta dall’automobilista per un’ora di viaggio, un indice legato al reddito pro capite e alla perdita di tempo. Un dato troppo basso per la ex locomotiva d’Italia. Ma c’è di più. Per Cdp la velocità di percorrenza della Pedemontana sarà di 110 km/h e non 130 km come un’autostrada. «Ma la Pedemontana ha tutte le caratteristiche di un’autostrada - rincalza Vernizzi - non ha incroci e non ci sono svincoli. E’ incomprensibile ma è ovvio che questo ha sicuramente influito sui calcoli Cdp».
Quindi? «Faremo presente queste incongruenze - continua il commissario - per dire che i 15 mila veicoli stimati non sono così reali». E le esenzioni ai residenti? Vernizzi non si sbilancia: «Oggi stiamo ragionando su un nuovo Pef basato sull’aumento dell’equity di 50 milioni per Sis e sui tagli alle tariffe, sulle esenzioni non siamo in grado di dire niente in questo momento».
Ma la senatrice Lura Puppato, ex sindaco di Montebelluna torna a tuonare contro le affermazioni del governatore Luca Zaia del 10 agosto, quando ipotizzò di «affrontare il tema delle esenzioni in altra maniera» (rispetto - s’intende - a quanto scritto nella convenzione firmata con Sis nel 2013, ndr). Per Puppato la Superstrada è «un Titanic pronto a scontarsi con l’iceberg» e il taglio delle esenzioni «l’ennesima tegola». «La verità - sostiene - è che le previsioni di Cdp comportano un allarme enorme sui conti del concessionario e del bilancio veneto. Si è cominciato un progetto faraonico, con un dilettantismo impressionante, ora a pagare il prezzo maggiore saranno i cittadini veneti».
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