Pensioni, in 700 dal Fvg al corteo di Torino

Pezzetta: «Cambiare la Fornero per far ripartire l’occupazione giovanile». Ape social e precoci, i dati provvisori dell’Inps sui riesami confermano il flop

UDINE - Oltre 700 i lavoratori e i pensionati del Friuli Venezia Giulia che hanno raggiunto Torino per partecipare al corteo della Cgil, uno dei cinque organizzati a livello nazionale nell’ambito della mobilitazione su pensioni e previdenza».

A guidare la spedizione regionale il segretario generale della Cgil Fvg Villiam Pezzetta, che ribadisce i motivi alla base della protesta: «Le misure inserite in Finanziaria dopo la conclusione del tavolo con i sindacati – spiega – sono largamente inferiori alle nostre richieste e alla necessità di un intervento più incisivo sulla riforma Fornero, non soltanto per sostenere le pensioni future e per evitare il progressivo aumento dell’età pensionabile, che già oggi è la più alta d’Europa, ma anche per favorire il turnover generazionale sul mercato del lavoro, rilanciando l’occupazione giovanile».

Tra le altre rivendicazioni della Cgil, critica anche sull’impianto complessivo del disegno di legge finanziaria per 2018, l’estensione della platea degli ammortizzatori sociali, il riconoscimento del lavoro di cura delle donne, il ritorno a un sistema più equo ed efficace di rivalutazione delle pensioni.

Tra i motivi della mobilitazione anche lo scarso impatto delle misure già messe in campo con la Finanziaria di quest’anno.

«Su Ape social e precoci – aggiunge Pezzetta – siamo fermi a un numero di domande accolte che si assesta attorno al 40% della platea, già esigua, prevista dal Governo, che stimava oltre 60mila beneficiari. A riesame delle domande quasi completato, infatti, l’Inps ha recuperato solo 3.500 domande a livello nazionale, il che vuol dire che in regione il dato finale di domande accolte si assesterà poco oltre le 500, a fronte di 1.350 richieste. Né ci aspettiamo una maggior fortuna per le 17mila domande presentate tra il 15 ottobre e il 30 novembre, circa 300 secondo le nostre stime a livello regionale».

Riproduzione riservata © il Nord Est