Per le crociere è l'anno più buio: a Trieste fatturato quasi azzerato
TRIESTE Una prima metà di 2020 difficile, con un fatturato da crociere crollato del 99% rispetto all’anno prima. Il tutto a causa degli effetti della pandemia. Questo il riflesso più impattante sull’attività di Trieste terminal passeggeri, la realtà che gestisce l’approdo della navi bianche alla Stazione marittima.
E dire che il 2019 era stato un anno da record per Ttp, con un fatturato da quasi sei milioni di euro, in cui le navi da crociera avevano fatto la loro parte crescendo, quanto a volume d’affari, del 74%, di pari passo con il numero di passeggeri incrementato del 91%.
Dato, quest’ultimo, superiore alla media nazionale che aveva registrato un +10,4%. Al contempo però Ttp, il cui bilancio dovrà essere approvato a luglio, si scontra appunto con la dura realtà del 2020, colpita dall’emergenza Covid-19 anche nei settori parcheggi e congressi, di cui si occupa la stessa società, che ha dovuto mettere parzialmente in cassa integrazione i 13 dipendenti (uno in maternità).
«Quanto alle navi da crociera, abbiamo avuto una riduzione del 99% del fatturato nei primi sei mesi dell’anno, quando l’anno scorso era stato di 700 mila euro circa», sottolinea l’amministratore delegato Claudio Aldo Rigo, in scadenza con il resto del consiglio il mese prossimo, mentre a Franco Napp non è stato rinnovato il contratto scaduto il 14 giugno come referente tecnico del terminal ora chiuso. Se tra febbraio e giugno dell’anno scorso si erano registrati 53.427 mila passeggeri, nello stesso periodo del 2020 si parla di soli 367. «Nel 2019 abbiamo avuto in totale 177.430 mila passeggeri – aggiunge l’ad – e siamo così divenuti il secondo porto in Italia per incidenza tra imbarchi e sbarchi, che sono quelli che danno più valore al territorio in termini di spese dirette e indirette. Il bilancio 2019 di Ttp è composto da un 35% del settore navi che, assieme ai congressi, ha raggiunto quasi il 60% del fatturato complessivo. Il 40% riguarda invece i parcheggi».
Dopo aver perso la maggior parte delle 67 toccate previste da gennaio a giugno, periodo in cui ne era in programma un numero maggiore rispetto al 2019, Ttp spera nella ripresa. Dopo gli arrivi avvenuti in gennaio e febbraio, la società ha “incassato”, una dietro l’altra, le cancellazioni di Costa Victoria e Luminosa che, assieme ad altri colossi del mare, da fine marzo, avrebbero dato inizio alla nuova stagione crocieristica, che forse potrebbe però partire dal 14 luglio. Ma probabilmente bisognerà attendere un nuovo dpcm. Se arriverà il via libera, la prima a ritornare nel capoluogo giuliano potrebbe essere la Mein Schiff 6 della tedesca Tui, che ha cancellato le toccate fino a giugno, ma non ha ancora messo mano al calendario dal 18 luglio in poi. Potrebbero arrivare anche Msc Lirica, delle navi di Costa crociere e inoltre, a fine anno, Artemis della compagnia Grand Circle Cruise Line. «È difficile fare previsioni – commenta Rigo –. Se riapriranno i porti con un protocollo specifico, noi comunque saremo pronti a svolgere le operazioni in estrema sicurezza. Le compagnie stanno proponendo dei protocolli per la navigazione, che sono all’esame per l’applicazione. Qualcuno ha già chiuso la stagione, ma per fortuna non veniva da noi. Mi aspetto si arrivi a una soluzione tecnica riguardo alla sicurezza, in maniera che già ad agosto si possa fare qualcosa».
Se le cifre del 2019 possono essere solo dei bei ricordi ormai – nel 2010 Ttp figurava al 10° posto per numero di passeggeri, ed è salita al 7° l’anno scorso, «con una crescita importante, quasi sempre superiore alla media del settore, e con un andamento che si stava consolidando» –, almeno il 2021 offre buone prospettive. Le prenotazioni per ora infatti sono tutte confermate. «Vediamo dati ancora più importanti del 2019 – spiega l’ad –, anche perché la domanda nonostante tutto è molto calda». Ci saranno in particolare Mein Schiff 6, che ha incrementato le toccate, Msc Fantasia con un nuovo percorso che va in Grecia e Turchia. E poi Costa crociere.
Intanto Ttp può beneficiare di una parziale ripresa grazie ai parcheggi e ai congressi, che in Fvg hanno ricevuto di nuovo il via. Con le norme di sicurezza, la Stazione Marittima ha ospitato il 22 giugno il primo meeting. E grazie al Decreto rilancio, come concessionario, potrà chiedere la riduzione del canone all’Autorità portuale, la quale, in base al proprio bilancio e ai soldi stanziati dal governo, deciderà di quanto abbatterlo. —
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