Piattaforma logistica, sbarca la maxi gru: da gennaio inizierà a sollevare container
TRIESTE. La prima nave della storia della Piattaforma logistica è attraccata ieri mattina a Trieste. Non si tratta ancora di una portacontainer o di un traghetto per semirimorchi, ma dell’imbarcazione che ha portato sulla banchina una grande gru, con cui la società Plt potrà dare il via alle operazioni di movimentazione. Sul calendario è già cerchiata la data del 9 gennaio, quando la società spera di poter registrare l’arrivo della prima nave ro-ro. Le attività sulla Piattaforma stanno progredendo. Prima ancora del via libera del governo all’accordo con Hhla, Plt ha passato il collaudo statico della struttura con un’apposita prova di carico.
Un nuovo disco verde dovrebbe arrivare entro alcune settimane dall’Autorità portuale, alle prese con il cosiddetto collaudo amministrativo, ovvero la verifica sulla conduzione del cantiere sotto il profilo ambientale, economico e del lavoro. In Piattaforma si comporrà intanto la prima gru, le cui parti sono state sbarcate ieri. Si tratta di una apparecchiatura mobile prodotta dalla Konecranes Gottwald, capace di movimentare container, merci varie e project cargo, cioè pezzi unici per cui bisogna pianificare un trasporto su misura. Gru della stessa casa sono state impiegate nei terminal gestiti in passato dal presidente di Plt Francesco Parisi. Il macchinario solleva carichi fino a 125 tonnellate e, grazie al braccio da 51 metri, permette di lavorare le navi post-Panamax.
Per il momento, la gru svolgerà solo una piccola parte del lavoro previsto in futuro nel terminal. Il piano industriale originario di Plt (quello costruito prima dell’arrivo dei tedeschi) prevede infatti di avviare le attività con i traghetti ro-ro, che trasportano semirimorchi e camion. Si partirà da qui, con l’obiettivo di 50 mila unità all’anno, mentre per i container ci vorrà più tempo, perché il terminal non è ancora attrezzato. La gru servirà in questa prima fase per sbarcare i contenitori che potrebbero essere caricati sui traghetti e successivamente opererà su navi container di piccola dimensione. Il piano industriale considera di poter movimentare 120 mila container all’anno.
La prima nave commerciale potrebbe arrivare in Piattaforma il 9 gennaio, ma nulla si sa ancora sull’identità del cliente e se si tratterà di una linea proveniente dalla Turchia (e dunque in concorrenza con l’alleanza fra Dfds e Samer in Molo V) o da altre aree del Mediterraneo. Si comincerà con una toccata alla settimana per salire gradualmente a tre: i tempi dipenderanno dall’evolversi della pandemia e dalle scelte di Hhla, che potrebbe decidere di accelerare sul fronte dei container e diminuire l’apporto dei ro-ro. La compagnia di Amburgo e gli imprenditori locali sono al lavoro proprio per definire le modifiche ai piani.
Ma prima dovrà avvenire l’ingresso ufficiale di Hhla nella compagine societaria, con la parallela individuazione del gruppo di manager (quasi certamente italiani) cui spetterà la gestione del terminal. Passi da fare entro gennaio, quando sarà avviato il piano di assunzioni per settanta unità dedicato alle operazioni di banchina, che Plt aveva promesso già per l’autunno e che dovrebbe privilegiare gli esuberi della vicina Ferriera.
La ceo di Hhla Angela Titzrath aveva assicurato di poter raggiungere l’importante somma di 300 mila container all’anno già entro fine 2021: poco meno di metà dei volumi del Molo VII, ma serviranno attrezzature, accordi con le compagnie di shipping e un miglioramento degli scenari dettati dal Covid-19. Una seconda gru gemella di quella arrivata ieri verrà intanto ordinata a inizio anno, con consegna prevista per metà giugno. —
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